
La talassemia è una malattia ereditaria diffusa soprattutto nell’area del Mediterraneo. Convivere con la malattia è possibile, ma cosa succede ...
L’anemia in gravidanza è un problema sanitario globale, dovuto a un insufficiente trasporto dell'ossigeno. Può essere un importante fattore di rischio sia per le future mamme sia per i loro bambini.
Non è però un problema da sottovalutare in quanto può essere causa di morbilità e mortalità sia per le future mamme che per i loro bambini.
L’Organizzazione mondiale della sanità definisce l’anemia una condizione in cui il numero dei globuli rossi o la loro capacità di trasportare l’ossigeno non è sufficiente a soddisfare i bisogni fisiologici dei vari tessuti e organi di un individuo, che variano in funzione all’età, al sesso, all’altitudine, al fumo e allo stato di gravidanza.
Esistono varie forme di anemia, ognuna con fattori scatenanti differenti. La causa più comune dell’anemia è la carenza di ferro (anemia sideropenica), ma altri possibili fattori sono:
In gravidanza, circa il 95% delle anemie è causato dalla carenza di ferro. A sua volta, questa carenza può essere dovuta a:
La talassemia è una malattia ereditaria diffusa soprattutto nell’area del Mediterraneo. Convivere con la malattia è possibile, ma cosa succede ...
I casi più lievi di anemia possono non avere alcun sintomo. Le condizioni più severe, invece, potrebbero manifestarsi con:
Molti dei sintomi associati all’anemia in gravidanza sono però piuttosto aspecifici in quanto potrebbero manifestarsi anche nelle future mamme che non presentano l’insufficienza dei globuli rossi.
Per questo uno strumento utile e alquanto semplice per verificare la condizione di anemia è l’esame dell’emocromo, che misura il numero e le dimensioni delle cellule del sangue (compresi i globuli rossi) e che è un esame di routine durante il periodo gestazionale.
L’anemia in gravidanza è un importante fattore di rischio di morbilità sia per la madre sia per il feto.
I bimbi nati da madri anemiche possono mostrare:
Il diabete è una malattia cronica che può colpire anche i bambini. La forma più comune in età pediatrica è il diabete di tipo I.
Mentre, la gravidanza risulta a rischio aumentato di preeclampsia, distacco della placenta ed emorragia post partum.
I rimedi consigliati nel caso di anemia durante i mesi di gestazione prevedono l’integrazione di ferro, vitamine e acido folico per far regredire la malattia. Nei casi più gravi, invece, con difficoltà respiratorie e debolezza grave, può rendersi necessaria una trasfusione di sangue o l’assunzione endovena di ferro, se si tratta di sideropenia.
Nella maggior parte dei casi, l’anemia è prevenibile durante la gravidanza soprattutto con una dieta equilibrata e adeguata ai fabbisogni nutrizionali della madre e del feto. È possibile integrare correttamente il ferro e tutti i micronutrienti inserendo nella propria dieta questi alimenti:
Inoltre, poiché l’assorbimento del ferro aumenta in un ambiente gastrico più acido, per aumentarne la disponibilità nell’organismo è consigliabile abbinare il consumo di cibi che ne sono ricchi (come carne o verdure) alla vitamina C, ad esempio condendoli con il succo di limone.
Anche l’uso delle erbe aromatiche, che oltre ad insaporire i cibi stimolano le secrezioni acide dello stomaco, può essere utile a tale scopo.