Una gravidanza indesiderata non è facile da affrontare ma, se capita, va gestita affrontando i dubbi. Può accadere per molti, anzi moltissimi motivi, che non sono stati presi bene in considerazione e, a volte, sono stati sottovalutati, a cominciare dai metodi contraccettivi.

Se dovesse accadere, se il test di gravidanza risultasse positivo, allora bisogna fare un bel respiro, sgomberare la mente e capire cosa fare immediatamente per affrontare al meglio la situazione.

Gravidanza indesiderata: le possibili cause

Se ci si ritrova ad affrontare una gravidanza indesiderata, il più delle volte il motivo è nel metodo contraccettivo utilizzati. Premesso che nessun metodo di contraccezione offra una protezione al 100%, ci sono contraccettivi decisamente più sicuri di altri.

Il coito interrotto, tanto per dirne una, non è un contraccettivo affidabile. Anzi, non è affatto un contraccettivo, quindi se l’intenzione non è quella di diventare padre o madre, è meglio lasciare stare.

Tra i metodi contraccettivi incerti, che possono avviare una gestazione non programmata, segnaliamo la misurazione della temperatura basale, che serve per individuare i giorni fertili per avere un bambino. Tuttavia, nei giorni in cui non è indicato un alto livello di fertilità, si può comunque restare incinte.

Anche avere rapporti non protetti durante il ciclo espone al rischio di una gravidanza indesiderata.

Il mal funzionamento dei contraccettivi, anche quelli più efficaci, può avviare una gravidanza non voluta. Un preservativo che si rompe può accadere, anche se improbabile. Le percentuali rilevano, infatti, che sia davvero difficile che possa succedere, a meno che il profilattico sia conservato male, quindi risulti alterato e, dunque, insicuro.

Aver dimenticato di prendere la pillola può sfociare in una gravidanza non desiderata.

Gravidanza indesiderata: sintomi

I sintomi di una gravidanza indesiderata sono ovviamente gli stessi di una gestazione voluta. Gonfiore addominale, nausea, stipsi, stanchezza e spossatezza, giramenti di testa, sbalzi d’umore e amenorrea sono tutti possibili segnali.

A questi si aggiunge poi la paura di essere rimasta incinta, che assale chi non cerca un bambino.

Gravidanza indesiderata: cosa fare immediatamente

Nel momento in cui si scopre di essere incinta è opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia, per capire cosa fare nell’immediato. Un passaggio fondamentale è quello di informarsi, per effettuare una valutazione in totale autonomia, senza farsi influenzare ma comunque confrontarsi con delle persone di fiducia.

Un’altra buona idea è quella di rivolgersi ad un consultorio. Se non si vuole andare in quello più vicino ci si può recare in un altro centro, se questo può aiutare a sentirsi più sicure e protette.

Sono due sono le strade che si presenteranno di fronte a una gravidanza non desiderata: continuare la gravidanza o interromperla.

Nel primo caso, bisogna eseguire tutti gli esami richiesti, utili a valutare lo stato di salute tuo e del feto. Tra i primissimi ci sono emocromo, esame delle urine, test dell’HIV e di Coombs indiretto, verificare l’immunità a toxoplasmosi, rosolia e citomegalovirus.

Segnaliamo, inoltre, l’esame per il virus dell’epatite C, il test della clamidia e la prima ecografia, che serve a stabilire la datazione per risalire a quando, approssimativamente, è avvenuto il concepimento e individuare la data presunta del parto.

L’altra strada che si presenta è l’aborto. Dopo aver valutato la situazione, soppesato i pro e i contro e scelto di interrompere la gravidanza, si avvia la procedura.

È utile sapere che in Italia l’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg), è regolamentata dalla Legge 194/78, che garantisce il diritto a tutte le donne di effettuare un aborto entro 90 giorni dal concepimento in una struttura pubblica o convenzionata.

È possibile leggere il testo completo del documento “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” sul sito del Ministero della Salute.

Gravidanza indesiderata: come affrontarla

Non esiste un modo unico e univoco, giusto o sbagliato, di affrontare una gravidanza inaspettata. Ogni situazione è a sé e ogni donna (e ogni coppia) deve valutare, senza pressioni, cosa fare e come gestire il tutto.

Sostenersi a vicenda è il primo passo utile per capire cosa fare. Non serve colpevolizzarsi. Si può anche parlare con uno psicologo privato o che collabora presso il consultorio o la struttura ospedaliera di riferimento per affrontare la situazione.

Gravidanza indesiderata, cosa fare? I dubbi di 5 donne

Chi si ritrova a dover fare i conti con una gravidanza indesiderata è spesso preda di mille dubbi. Proseguire o interrompere la gravidanza? Tenere il bambino cosa comporta? E i sensi di colpa in caso di aborto?

Sono tante le domande delle donne che hanno a che fare con una gravidanza indesiderata. Vi segnaliamo i dubbi e le considerazioni di alcune lettrici che si sono rivolte ai nostri esperti per un consiglio:

La rinuncia alla propria indipendenza

La notizia di una gravidanza porta con sé molte preoccupazioni, tra queste c’è anche il timore del cambiamento.

Sono alla settimana 6 di gravidanza. La prima reazione alla notizia è stata felicità con un po’ di ansia. Ora, dopo dieci giorni, non riesco a smettere di piangere. Il mio compagno non riesce a capire perché io stia così. Penso di essere arrivata alla conclusione di voler abortire. Ho 27 anni e ho trascorso gli ultimi 4 anni della mia vita da nomade, cambiando lavoro e nazione ogni volta che volevo. Non sono pronta a rinunciare alla mia indipendenza. Allo stesso tempo non voglio rinunciare al mio compagno, ma ho paura che, con un eventuale aborto, il nostro rapporto sia rovinato per sempre. Credevo di voler un figlio con lui, ma ora mi sento sempre triste. Dovrei proseguire con la gravidanza?

Gravidanza imprevista e preoccupazione economica

La preoccupazione di non farcela economicamente a sostenere l’arrivo di un bambino affligge molte donne e molte coppie. Ecco cosa scrive una mamma di tre figli:

Ho scoperto di essere nuovamente in attesa, rottura del preservativo, e sono incredula ma anche molto preoccupata per l’economia famigliare. Mio marito mi sostiene, è la mia spalla sempre, però ovviamente si sente molto in difficoltà perché lavora molto per non farci mancare nulla e questa gravidanza non era prevista. Non so proprio cosa fare, i genitori di entrambi non ci sostengono, anzi pensano sia un problema.

Una mamma sola

E se il padre non c’è? Le parole di una donna incinta che dovrebbe, eventualmente, affrontare la crescita di un bambino senza supporto del partner:

Sono in crisi se tenerlo o no, il figlio purtroppo non avrebbe il padre, e sarei da sola. Da una parte mi sento in colpa per lui, dall’altra parte vorrei vivere la mia vita.

La gravidanza dopo gli “anta”

Può una donna sostenere una gravidanza dopo i 40 anni? I dubbi di una donna già mamma:

Da poco ho scoperto di essere incinta, ma all’annuncio mio marito mi ha guardata con una faccia scura e preoccupata e mi ha immediatamente detto di non volerlo tenere, e che dovrei interrompere la gravidanza. Le motivazioni dono state: “Sei troppo avanti con gli anni (ne ho 43)”, “non abbiamo spazio in casa”, “ci sconvolgerà ogni equilibrio e soprattutto il nostro primo figlio la prenderà malissimo”. Insomma lui pensa che sia un “errore enorme” e che io sia egoista a volerlo…

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