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Una condizione comune che può diventare particolarmente fastidiosa; scopriamo le cause della diarrea in gravidanza e cosa fare per alleviarne gli effetti.
È il caso, per esempio, della diarrea in gravidanza, una condizione che interessa un terzo delle donne e che nonostante può essere per molti aspetti considerata normale durante le settimane di gestazione è un fenomeno da monitorare per evitare che provochi gravi conseguenze.
La diarrea è una condizione comune definibile come “emissione di feci acquose, semiformate o liquide più volte nella giornata e, comunque con frequenza maggiore rispetto a quella abituale”. Può essere di forma acuta, quando dura meno di due settimane, o cronica, se dura per circa quattro settimane.
Sono diverse le cause che possono portare alla diarrea in gravidanza, alcune delle quali sono le stesse che provocano la diarrea nelle donne non incinta.
La causa principale è la gastroenterite, l’infezione virale, batterica o da parassiti che colpisce lo stomaco e l’intestino. Altre cause comuni che possono provocare la diarrea sono le intolleranze alimentari, le allergie, l’assunzione di alcuni particolari farmaci e anche un importante stato ansioso.
Vediamo più nel dettaglio quali possono essere, trimestre per trimestre, le cause della diarrea nelle donne in gravidanza.
Nelle prime settimane di gravidanza i cambiamenti dell’alimentazione tipici dell’inizio della gestazione possono portare a squilibri tali da spiegare la diarrea. La gravidanza cambia la dieta con tutta una serie di cibi da evitare e la maggiore sensibilità ad alcuni alimenti, condizioni che portano l’organismo a uno stress tale da provocare anche la diarrea.
Un’altra causa può essere individuabile in un disturbo intestinale sottostante come le malattie infiammatorie, la celiachia, il morbo di Crohn, la sindrome dell’intestino irritabile e la proliferazione batterica dell’intestino tenue. Queste sono condizioni accompagnate spesso anche da affaticamento, crampi, dolori addominali, perdita di peso, anemia, nausea e vomito. La presenza di sintomi è sempre un campanello d’allarme per la diarrea in gravidanza da sottoporre al proprio medico.
L’altro elemento responsabile è da individuare nei cambiamenti ormonali che possono rallentare il processo digestivo. L’ossitocina e le prostaglandine, infatti, se da una parte aiutano a stimolare le contrazioni uterine, dall’altra possono aumentare anche la motilità dell’apparato gastro-intestinale, causando il fastidioso effetto della diarrea.
Nel secondo trimestre e in qualsiasi momento della gestazione si può andare incontro a infezioni batteriche o virali che possono provocare la diarrea. In questi casi la diarrea si associa anche a nausea, vomito, feci sanguinolente, vertigini, brividi e febbre. Con il passare delle settimane un ulteriore fattore è quello dell’aumento della pressione dell’utero sull’intestino che può creare difficoltà nella digestione.
Una particolare forma di diarrea è quella detta “del viaggiatore”, ovvero una sindrome clinica legata all’assunzione di acque e cibi contaminati che si verifica durante o dopo un viaggio. È un fenomeno che colpisce il 20-30% dei viaggiatori internazionali, motivo per cui le donne che si mettono in viaggio durante la gravidanza devono conoscere bene le condizioni del Paese nel quale si stanno recando e adottare una serie di accorgimenti utili a prevenire la diarrea.
In questo senso è importante evitare di bere l’acqua del rubinetto così come l’utilizzo di servizi igienici inadeguati. Bisogna poi prestare attenzione all’alimentazione preferendo ristoranti sicuri ed evitando fast food e buffet che rappresentano un rischio maggiore di infezione.
Nel terzo trimestre di gravidanza la diarrea può essere un segnale del travaglio che si avvicina, ma anche l’effetto di uno stato di stress particolarmente impegnativo, comune nella fase finale della gestazione.
Generalmente gli episodi di diarrea si risolvono spontaneamente dopo un paio di giorni ,tanto che il più delle volte non è necessario neanche consultare il medico di base. Per la gestione del fastidio è utile bere molta acqua a piccoli sorsi, evitando caffè e bevande a base di caffeina così come i cibi con un elevato contenuto di zuccheri e grassi. È consigliata anche l’assunzione di liquidi che contengono elettroliti, come le bevande energetiche, le bibite senza caffeina e i succhi di frutta.
Si possono riprendere a mangiare gli alimenti solidi appena ci si sente nelle condizioni di farlo assumendo cibi insipidi, morbidi e con un basso contenuto di fibre come riso, banane, toast, yogurt, carote e patate bollite e ricotta.
L’assunzione di farmaci contro la diarrea in gravidanza va sempre valutata prima con il proprio medico per evitare che questi possano avere effetti teratogeni sul feto.
Tra i pericoli più seri legati alla diarrea in gravidanza c’è quello della disidratazione, una realtà che nelle forme più gravi può essere pericolosa per lo sviluppo del feto e per la salute della donna.
Se la diarrea dura per più di 48 ore ed è accompagnata da febbre alta (superiore a 39°C), vomito frequente, dolore addominale o nella zona del retto, feci sanguinolente, secchezza delle fauci, minzione meno frequente del solito e urine di colore scuro è fondamentale rivolgersi tempestivamente al medico in quanto è necessario ricevere delle cure immediate per evitare o ridurre i danni di una grave disidratazione.
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