Anonimo

chiede:

Gentile dottore, ho 33 anni e quattro settimane fa sono stata
sottoposta ad un intervento di isterosuzione per aborto intrauterino all’8^
settimana (era la mia prima gravidanza). L’esame istologico del materiale
ovulare prelevato dà la seguente diagnosi: “aborto intrauterino con aree di
necrosi ischemico-emorragico-granulocitaria e villi coriali edematosi e
fibrosi”. Può per cortesia spiegarmi cosa significa? In particolare “villi
coriali edematosi e fibrosi”? Vorrei ritentare una nuova gravidanza subito
dopo l’arrivo del primo ciclo, come mi ha consigliato il mio ginecologo,
ma
alla luce di questa diagnosi devo preoccuparmi? Devo fare altri esami? O,
come ha detto il dottore che mi ha consegnato l’esame, è veramente tutto
normale (diagnosi tipica del 90% degli aborti del primo trimestre)?

Il risultato del suo esame istologico non può essere considerato una
diagnosi in senso stretto, ma descrive tecnicamente dei residui abortivi
tipici. È raro infatti che si possano trarre notizie utili da tali esami
sui prodotti abortivi e, a mio avviso, tranne rari casi in cui si sospetta
una mola vescicolare, è inutile effettuarli. Si limiti solo ad un controllo
generale del suo stato di salute e ad una visita ginecologica con paptest e
tampone vaginale. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo