Anonimo

chiede:

Caro dottore,
approfittando della sua disponibilità cerco di tirarmi su il morale riguardo
la diagnosi dell’ecografia fatta stamattina a 35 settimane… mio figlio
presenta delle valvole minori dell’uretra posteriore; il mio parto è stato
programmato in un centro di urologia neonatale a Roma… ha difficoltà ad urinare e la situazione peggiora di giorno in giorno… al
termine della mia gravidanza manca ancora un mese buono… secondo lei è azzardato aspettare tanto? Il pediatra ha consigliato di
aspettare assolutamente il termine… io ho paura che poi sia troppo tardi x
intervenire sul problema…
non disponendo momentaneamente di uno scanner non le posso inviare le
ecografie ma la prego di darmi comunque una sua opinione perché sono molto
abbattuta… le scrivo tutte le misure:
vescica dilatata: 47 mm;
rene sinistro: 18,7 mm x 26,4 mm x 48,5 mm, volume: 12,5 cm3;
bacinetto renale sx: 6.8 mm;
rene destro: 28,2 mm x 23,6 mm x 46,4 mm, volume: 16,2 cm3;
bacinetto renale dx: 20 mm;
uretere dx: 8,7 mm;
idronefrosi bilaterale.
Dilatazione dei calici più evidente nel rene dx (dove si nota un maggiore
coinvolgimento della parte superiore: doppio distretto?)
la vescica non si è svuotata nel corso di numerosi controlli effettuati a
distanza di circa 20 minuti nel corso della mattina…
per il resto il feto è normalmente sviluppato x l’età gestazionale. È importante precisare che è presente il liquido amniotico in giusta
quantità.
La mia ultima domanda è: la situazione è molto grave oppure no?? Questo disturbo può portare a pensare ad altre malattie (cromosomiche o altro)?
Aspetto con ansia una sua risposta spero rasserenante.
un saluto

In genere, le valvole della uretra posteriore rappresentano evento sporadico quando isolato. Quindi in assenza di altri segni alla eco rigorosamente di secondo livello, si tranquillizzi a riguardo di associazioni cromosomiche.
Il timing del parto va stabilito ecograficamente seguendo il feto assiduamente per assicurarsi che la idronefrosi o la dilazione vescicale non procedano oltre un dato limite. Se tutto procede per il meglio, un cesareo potrebbe essere eseguito in piena tranquillità già alla 37 -38 settimana. In caso ipotetico di peggioramento del quadro, sicuramente occorre valutare la opportunità, variabile da caso a caso, di anticipare la nascita.
Di solito se si interviene con la correzione tempestivamente, non residua alcun danno renale.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo