Buongiorno dottori,
volevo chiedere un vostro parere in merito alle misure del feto rilevate
con l’ultima ecografica. Vi elenco i dati che ritengo possano esservi
utili
per esprimere un vostro giudizio:
– ecografia eseguita in epoca gest. anam. 29+2
– già dal terzo mese di gravidanza la ginecolago afferma che è un bambino
avanti di una settimana con la crescita
– durante la morfologica del secondo trimestre confermata la crescita in
avanti di una settimana (con tutti i parametri biometrici rilevati
esattamente centrati sulla curva del 50° percentile)
– dati dell’ultima ecografia (AC=27,56 – HC=28,83 – BPD = 7,54 – FL =
5,55)
Riportando questi dati sulle curve di crescita (tavole biometriche) riscontro che:
– AC si colloca al di sopra della curva del 95° percentile;
– HC si colloca sulla curva del 95° percentile;
– BPD, leggermente sotto la curva del 50° perc;
– FL, leggermente sopra la curva del 50° perc.
Per la ginecologa si tratta di un bambino che sta crescendo bene. Mi
piacerebbe comunque avere anche una vostra opinione sulla base dei dati che
vi ho riportati.
Grazie
Non tutti i feti sono uguali e quindi è normale che vi possano essere delle
variazioni, alcuni lunghi e magri, altri più bassini e paffutelli. Se le
prime ecografie hanno collocato la reale epoca gestazionale una settimana
sopra l’epoca anamnestica, è questa l’epoca che deve considerare per i suoi
confronti con le tabelle, quindi 30 settimane e non 29 come ha fatto. In
ogni caso è giusta l’osservazione di testa e addome ai percentili alti e
arti ai percentili “giusti”. Questo è un tipo di biometria molto comune e
nel complesso normale. La osserviamo però di frequente in casi di
familiarità diabetica, anche una lontana zia o una nonna, oppure in alcune
gravide che privilegiano nella dieta (sbagliando) dolci, pane, pasta e
frutta, a scapito dei cibi proteici. Se è questo il suo caso, faccia un
esame di coscienza. In caso contrario può stare del tutto tranquilla.
Cordiali saluti.
* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento