Anonimo

chiede:

Buongiorno dottore, ho 36 anni e da due cerco una gravidanza con mio marito. Sia i miei esami che i suoi vanno bene (almeno, vanno bene tutti quelli che mi hanno fatto fare finora!) e la ricerca di un bebè sta diventando sfiancante dal punto di vista psicologico. Stavo pensando di rivolgermi a un centro di procreazione assistita ma soffro di diabete mellito: in questo specifico caso un percorso di PMA è consigliato o sconsigliato? La ringrazio per la risposta.

Salve signora, la terapia che il centro di PMA dovrà adottare non dipenderà dal suo diabete mellito ma dai fattori evidenziati nello studio di fertilità realizzato (esempio alterazione delle tube, dello spermiogramma o della riserva ovarica). Quello che sarà di fondamentale importanza è che il suo diabete sia perfettamente controllato prima di intraprendere qualsiasi percorso.

Per poter cominciare un iter di fecondazione assistita si consiglia che il valore dell’emoglobina glicosilata sia inferiore a 7, per lo meno. Al di sopra di tale soglia aumentano gli aborti e gli insuccessi. Per il resto le scelte cliniche saranno prese come già accennato in base alle vostre caratteristiche (età e risultati dello studio di fertilità). Un cordiale saluto.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo