Anonimo

chiede:

Salve dottore, a seguito di una villocentesi ho avuto, oltre a una piccola perdita di sangue, una perdita molto importante di liquido amniotico. Sono alla settimana 13 della mia prima gravidanza. Sono stata curata in ospedale con il progesterone e altri farmaci e il feto, nonostante la scarsità di liquido amniotico, è sempre rimasto vitale. Il liquido è ricomparso, anche se non nella sua totalità, dopo circa 15 giorni dalla villocentesi. Ora la mia domanda è la seguente: la perdita di liquido amniotico può provocare danni al feto? Il fatto che sia rimasto sempre vitale è un segnale positivo? Il liquido amniotico può riformarsi nella sua totalità? Posso fare qualcosa per migliorare la situazione? Scusi le molte domande ma sono preoccupata. La ringrazio per la disponibilità.

La perdita di liquido amniotico in un’epoca di gravidanza così precoce è sempre di difficile interpretazione: il feto è vitale – è vero – ma purtroppo bisogna monitorare nel tempo cosa succede. Se il liquido è pressoché nullo difficilmente si riuscirà a portare a termine la gravidanza perché il feto avrà difficoltà a svilupparsi. È altresì vero che il liquido amniotico è di fatto l’urina del feto prodotta dai suoi reni: se questi riescono a sopperire alla perdita e quest’ultima è di scarsa entità il liquido potrebbe anche ricostituirsi completamente. Si tratterà comunque di una gravidanza patologica da seguire con ecografie ravvicinate e a maggior rischio infettivo: ogni reparto di ostetricia ha un ambulatorio di gravidanza a rischio a cui si può rivolgere.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo

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