Anonimo

chiede:

Buongiorno dottore, ho 28 anni e dovrò affrontare un parto cesareo alla 37a settimana. Concludendo la terapia con metadone entro la 32esima settimana vado incontro a rischi durante il parto? L’anestesia spinale può creare danni al bambino o a me? Non sono seguita da nessuno e nessuno sa di questo problema: ho scalato da sola dopo il primo trimestre attenta a non procurarmi astinenza.

Ora sono alla 28a settimana e prendo 4ml, dalla settimana prossima (la 29esima) passerò a 3ml: si tratta di metadone concentrato e lo prendo a giorni alterni. Ultimamente arrivo affaticata alla dose successiva e ho sudori notturni lievi, ma nulla più. Arrivata a questo punto con le mie forze non voglio rovinare o complicare tutto sotto alcun aspetto né di salute né sociale mettendo in mezzo assistenti sociali e altri operatori.

Ho forti crisi d’ansia e mi chiedo se non sia il caso di parlarne con l’anestesista o col mio ginecologo, che è anche mio medico di base. Ma posso fidarmi? Manterrebbero il segreto? Come posso tutelare mio figlio e me al meglio? Ho paura di sbagliare, ho paura che il piccolo manifesti la SAN: posso scalare anche più velocemente non mi interesserebbe di stare male, ma ho appunto paura perché so che è rischioso.

Il bambino sta bene, è perfettamente sviluppato: peso, altezza e tutto il resto sono nella norma; eseguo i controlli, le visite e le ecografie regolarmente. Il cesareo è una scelta dovuta al mio stato d’ansia e alle crisi di panico e alle frequenti difficoltà che incontro a causa della preoccupazione per la gravidanza, ma sono sempre stata così sin da bambina. L’ansia mi assale e inizio a stare male, a rimettere di stomaco, avere tachicardia, tremori e non capire più nulla. Questa è cosa nota perciò mi è stato suggerito il parto cesareo.

Non sto prendendo ansiolitici né altri farmaci per questi disturbi da più di 7 anni: stavo meglio, ma con la gravidanza la preoccupazione è la paura di essere inadeguata e non all’altezza è tornata. Ci tengo davvero tantissimo. La ringrazio tantissimo, distinti saluti.

Dott. Giulio Lanzi

risponde:

Gentile signora, procediamo con ordine:

  • Non ci sono difficoltà anestesiologiche per una anestesia spinale e un cesareo anche se assume metadone (ovviamente comunichi la cosa all’anestesista).
  • Tutti i medici sono legati dal segreto professionale e violarlo comporta gravi responsabilità anche dal punto di vista legale.
  • Riduca il metadone compatibilmente con le sue possibilità e lasci poi che i pediatri accompagnino il nascituro per quanto necessario: vedrà che il percorso sarà meno impegnativo di quanto lei teme.

Non posso commentare l’indicazione al taglio cesareo perché dovrei conoscere i dettagli della sua valutazione psicologica.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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