Anonimo

chiede:

Gentile dottoressa, avrei bisogno della sua consulenza per chiarire un po’ la mia situazione. Ho 36 anni, quest’estate ho conosciuto un uomo,
ci siamo sentiti attratti e coinvolti totalmente dal primo momento, tutto andava a meraviglia… Non voglio stare a chiedermi e a chiederle se siamo stati troppo precipitosi, fatto è che quest’amore, questa passione ha dato
i suoi frutti. Adesso aspetto un bimbo, sono alla 13a settimana, sta andando tutto bene, sono felicissima, dopo un momento di smarrimento lo è anche
lui. Ma c’è un ma. Quel suo momento di smarrimento mi ha cambiata, lui è
arrivato a dubitare che fosse figlio suo e questo mi ha molto ferita. Mio malgrado non riesco a superare questo rifiuto, questa rabbia che ho nei suoi confronti, so benissimo che è importante per il bambino che porto in
grembo la presenza di suo padre, ma è più forte di me, dopo un po’ viene fuori la rabbia nei suoi confronti. Sarò mai capace di dimenticare? La ringrazio e
la saluto.

Cogito, ergo sum, diceva Cartesio. I dubbi, i ragionamenti, fanno parte
della natura umana… è più che comprensibile che lui abbia avuto il
dubbio, dal momento che non vi conoscete ancora a fondo. Lo perdoni, lui
avrà modo di ricredersi e magari pensi anche che forse lei non ha fatto
abbastanza, in questa situazione, per farlo sentire completamente sicuro,
piuttosto che prendersela con lui. Coraggio, ben altro vi aspetta!
Saluti e auguri.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

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