Anonimo

chiede:

Ciao, sono Rosi, ho tre figli e ne stava arrivando un altro, solo che il 14 ottobre ho partorito ma non ero ancora a termine della gravidanza, ero ancora alla 23° settimana, il bambino è nato vivo, pesava 675 gr., ma non lo hanno voluto aiutare perchè per i medici era un aborto, perchè ancora non ero arrivata alla 24° settimana. Hanno aspettato circa 10 minuti dopo il parto per tagliare il cordone, hanno aspettato che il bambino smettesse di respirare… ci penso e fa tanto male. Non ho più voglia di fare niente, non ho voglia di uscire, non ho cura di me e della mia casa e sopratutto non ho cura della mia famiglia, mi sento vuota. Forse ci dovrei riprovare con un’altra gravidanza, ma poi ci ripenso perchè mi sento una egoista e come se io voless sostituire mio figlio. Che devo fare?

Cara Rosi, l’esperienza che ha vissuto è decisamente una delle più brutte che possa vivere una donna ed è comprensibile come ora stia vivendo un momento molto duro e triste. È molto importante però che non si lasci andare assecondando la voglia di “morte”, non volendo vivere così come non ha potuto farlo suo figlio. Cerchi quanto prima un aiuto psicologico, uno spazio per lei per poter elaborare quel lutto così doloroso e ingiusto che ha subito. Dare voce al dolore, alla rabbia e alla disperazione, accompagnata da un supporto competente, le permetterà piano piano di ricominciare a vivere, per prendersi cura di sé e della sua famiglia. I migliori auguri

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Psicologo