Anonimo

chiede:

Ho avuto due gravidanze con epatogestosi la prima a 36 settimane, la
seconda a 34, quest’ultima più seria, ma i bambini stanno bene.
Valori: ALT 556, AST 342, G.r. 2.940.000, G.b. 14.000, ematocrito 25,8, HB 8,0, azotemia
10, glicemia 96, sodio139, potassio 3,9, proteinemia 6.6, colinesterasi 4298,
protrombina 116%, ptt29″, piastrine 294, fibrinogeno 507, D.Dimero 797,0,
antitrombina 113, sideremia 79, transferrina 347. Vorrei avere un’altra
gravidanza, andrò in contro di nuovo a tutto questo? Quali rischi ci sono
per me e il bambino? Si può verificare un’epatite fulminante? Il fegato
può rimanere danneggiato? La prego di rispondere alle mie domande, anche se
sono tante contemporaneamente, ho bisogno di sapere. La ringrazio
anticipatamente

La epatogestosi di solito non crea danni permanenti al fegato. Non è
obbligatorio che si ripresenti nel corso di una nuova gravidanza, ma è
possibile. Può insorgere come entità isolata oppure fare parte della
cosiddetta sindrome Hellp caratterizzata da emolisi, innalzamento degli
enzimi epatici, ed abbassamento delle piastrine.
Nel suo caso una eventuale nuova gravidanza dovrà essere seguita con molta
attenzione (dieta idonea, frequenti misurazioni della pressione arteriosa e
delle proteine nelle urine, valutazione degli enzimi epatici, del flusso
nelle arterie uterine etc).
I rischi per la mamma e per il feto dipendono dalla entità della
epatogestosi stessa e dalla sua eventuale associazione con altri aspetti
della preeclampsia.
Un saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo