Fabio5

chiede:

Salve,
sarò padre di una bambina a gennaio e da anni litigo pesantemente con la mia compagna sperando sempre che si risolva, ma invece tutt’altro! Mi urla, sbatte le porte, offende e mi mette le mani addosso. Se prima reagivo con la forza da più di un anno sto fermo respiro e cerco di non reagire, non le urlo ma cerco di farla ragionare, ma oggi sembrava indemoniata e non riuscivo a tenerla ferma e dopo le sue urla e graffi e lancio di oggetti le ho dato uno schiaffo per farla ragionare.
È un continuo litigare, non c’è dialogo e quando c’è mi dice sempre che non me la farà mai vedere e deciderà tutto lei, che le devo dare soldi e mantenerla e nessuno della mia famiglia si potrà avvicinare.
Sono anni che il nostro rapporto non va come dovrebbe ma oramai (io lo volevo e lei pure) ci aspetterà una pargola.
Sono già andato dall’avvocato per capire se queste minacce sono vere o meno davanti alla legge… Ma io mi domando: come si può vivere una gravidanza con questa tensione e paura? Ho pensato tante volte e ci sono andato ma per un paio di sedute da uno psicologo affinché mi potesse aiutare, ma ho sempre pensato troppo e fatto poco.
Non riesco a lavorare con serenità ed essere felice come vorrei per quello che di bello mi aspetterà, anzi sto leggendo articoli sul come separarsi durante la gravidanza o subito dopo! Cerco di mettere il cuore e l’anima in pace pensando ad un futuro da genitori separati.
Pur di non litigare mi tengo tutto dentro, evitando discorsi o altro che ci possa far litigare. Vorrei poter dire e fare con libertà e tranquillità a lei ma impossibile, ho sempre paura che si arrabbi o che succeda qualcosa.
Lei sta sempre in casa e ha pochissime amiche e tutti i miei amici che ho lei li denigra o offende…
Non so più cosa fare se non chiudere gli occhi e sognare!

Gentile Fabio,
la situazione che ci presenta sembra essere davvero molto impegnativa e mi rendo conto che in un momento che dovrebbe essere solo di grande gioia le cose diventano molto difficili.
Da un punto di vista psicologico quello che mi sento di indicarle è di proseguire con il percorso che ha iniziato e poi interrotto: mi rendo conto che possa sembrare una banalità, ma credo davvero che in questo momento sia importante poter parlare con qualcuno ed esprimere liberamente i disagi che questa situazione comporta.
Sarebbe ancora più importante, più ancora in vista dell’arrivo della bimba che per la sola coppia in sé, che faceste degli incontri di coppia per capire INSIEME, perché quella di genitori, anche nel caso in cui siate separati come coppia, è un’avventura che presuppone un’unione di base, come gestire i mesi che verranno innanzitutto per la vostra bimba.
Per quanto riguarda tutto il resto sicuramente, come ha già accennato, il rivolgersi ad un avvocato risulta indubbiamente fondamentale in quanto, oltre all’aspetto puramente emotivo, ci sono e ci saranno delle componenti pratiche che solo questa figura può aiutarla a gestire.
Per ulteriori necessità resto a disposizione.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Psicologo