Anonimo

chiede:

Salve, sono una donna di 42 anni che in seguito a fecondazione assistita ha avuto il suo primo positivo. Ora sono alla settimana 6. Tutte le analisi effettuate, sia mie che di mio marito, sono risultate buone. Il mio AMH è 2 e ho sempre risposto bene alla terapia ormonale (ho fatto due stimolazioni e nell’ultima ho prodotto una blastocisti espansa che mi è stata impiantata da fresco).

Durante le visite di controllo prima di iniziare la PMA mi è stata riscontrata una piccola cisti endometriosica nell’ovaia sinistra (di recente formazione- questo lo affermo con certezza perché mi sono sottoposta negli anni a visite continue e non era mai emersa). Non so quanto possa essere estesa la mia endometriosi, i miei cicli sono stati sempre regolari e non ho mai sofferto in modo importante.

Ora mi chiedo, l’endometriosi potrebbe favorire un aborto spontaneo, o devo temere di più la mia età? Grazie per il prezioso supporto che offrite a tutte noi.

Salve, congratulazioni per la sua gravidanza. Cominciamo col dire che l’endometriosi è una malattia ginecologica benigna, causata dall’impianto di cellule endometriali normalmente presenti nella cavità uterina, al di fuori di questa. Spesso la sua localizzazione si focalizza a livello delle ovaie, in quanto malattia infiammatoria cronica, rilascia nel sangue numerose molecole e citochine infiammatorie che contribuiscono a tenere vivo in circolo vizioso che peggiora non solo il quadro sintomatico, ma anche quello ovocitario. Pertanto si può parlare di un aumento del rischio di aborto nel primo trimestre per le donne che sono affette da tale patologia.

A questo si aggiunge anche l’età materna che, solo per una questione meramente statistica, non sempre garantisce la presenza di una qualità ovocitaria sufficiente a formare embrioni e quindi gravidanze evolutive. Motivo per il quale, in casi come il suo, ricorrere alla PMA è stato dirimente. Tuttavia, sebbene la qualità embrionaria sia geneticamente programmata per dare vita ad una gravidanza evolutiva, le terapie impostate dai colleghi fanno in modo di porla a riparo da problematiche collaterali che potrebbero inficiare l’evolutività della sua gestazione.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo

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