Anonimo

chiede:

Gentilissimi dottori, mi chiamo Titti e ho 42 anni. Sono attualmente alla 24° settimana di gravidanza. Durante la visita di controllo il mio ginecologo mi ha comunicato che il mio utero è diventato molto molle, il collo si è aperto ed ha usato la parola “previo”. Mi ha consigliato il riposo, raccomandandomi di fare particolare attenzione se le contrazioni dovessero partire. Sono molto disorientata, nella passata gravidanza (5 anni fa) l’altro ginecologo mi consigliò il riposo e cervicometrie periodiche dalla 26° settimana quando l’utero diventò molle, ma il letto assoluto (dalla 32°) quando si aprì e dovette usare il termine pervio. Cosa devo fare secondo voi? L’altra volta ero sola, ora ho un bambino di 4 anni da curare, vestire, portare all’asilo, coccolare e fare giocare. Cosa mi posso permettere di fare nell’ambito delle cose quotidiane senza far rischiare la mia bimba in pancia o meglio posso fare qualcosa o c’è solo il letto fisso? Considerato che sento la bimba molto bassa, ho una soglia del dolore molto alta che mi lascia “indifferente” a forti contrazioni e ho difficoltà a camminare per più di 10 minuti, in questi casi non è possibile fare il cerchiaggio? Sono molto spaventata, mi fareste una grossa cortesia se mi deste una terza opinione.
Mille grazie

Gentile Titti,
il termine utilizzato è probabilmente “pervio” nel senso di “aperto”. Per “previo” intendiamo invece qualcosa che “sta prima”, ad esempio la placenta previa, quando è posta tra l’orifizio dell’utero e la parte fetale presentata. È difficile darle un parere senza esaminarla clinicamente. Se lei ha effettivamente una incontinenza cervicale, può essere indicato un cerchiaggio. Ma se lei tende ad avere contrazioni, il rischio di un parto pretermine lo avrà anche con il cerchiaggio. La valutazione è piuttosto delicata, ma confermo che il riposo è importante. Non può pensare “faccio il cerchiaggio, così dopo posso evitare il riposo”. È un discorso del tutto perdente. Le suggerisco di dare fiducia al suo ginecologo e di seguire le sue indicazioni. Condivido la cervicometria ecografica per via vaginale, che è il miglior esame per esprimere la prognosi. Per il bimbo e tutto l’impegno che necessita cerchi di farsi aiutare. Se avrà un parto prematuro deve sapere che avrà tanti di quei problemi, da potersi dedicare davvero poco al suo primo bimbo, e potrebbe pentirsi di non essere stata prima più prudente. Perdoni il pessimismo, che non è da me, ma è bene pensarci per tempo. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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