Anonimo

chiede:

Buonasera,
mi chiamo Giovanni
e scrivo da Roma.
Quindici mesi fa mia moglie ha partorito, tramite
parto cesareo, la nostra
splendida prima bambina.
Di recente ha
effettuato una ecografia di controllo ed è stato rilevato un
assottigliamento della parete uterina (spessore 3-4 mm) proprio dove è
stato
effettuato il taglio del parto.
Chi ha effettuato l’ecografia ci
ha detto che 3-4 mm di spessore in quel
punto non sono sufficienti a
sostenere un eventuale II gravidanza, ponendo
a rischio sia il feto
che la salute della mamma. Ci ha inoltre consigliato
di procedere con
delle tecniche chirurgiche (tipo plastica) per irrobustire
lo spessore
del tessuto in quel punto, prima di affrontare una nuova
gravidanza.
Ci siamo quindi rivolti al primario della clinica dove mia moglie ha
partorito, il quale ci ha tranquillizzati sotto ogni punto di vista: ha
tra
l’altro fatto ripetere l’ecografia a mia moglie, descrivendoci
una
situazione assolutamente normale a quel momento dopo un parto
cesareo, e ci
ha detto che non esisterebbe alcun minimo rischio (es.
rottura dell’utero in
gravidanza) ad affrontare una seconda
gravidanza.
Vorrei cortesemente chiedere un Vs. parere.
Cordiali
saluti

Caro Giovanni,
concordo col collega che l’assottigliamento della parete
uterina dopo un taglio cesareo è nella norma e che sua moglie non
dovrebbe correre alcun rischio ad affrontare un’altra gravidanza.
Cordiali saluti

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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Specializzazione

  • Ginecologo