Quando parliamo di fecondazione e concepimento sappiamo che durante ogni ciclo mestruale l’organismo femminile porta a maturazione un ovulo che, in presenza di un rapporto sessuale non protetto, può essere fecondato da uno spermatozoo maschile dando origine a un embrione che andrà a impiantarsi nell’utero; è l’inizio di una gravidanza.

Sappiamo anche che in alcuni casi e condizioni la gravidanza può essere gemellare. A volte lo zigote (la cellula sviluppata dopo la fecondazione) si divide in due portando alla formazione di due embrioni identici e dello stesso sesso (i cosiddetti gemelli monozigoti); altre volte le ovaie rilasciano due distinti ovociti che, fecondati da diversi spermatozoi, formano due embrioni diversi ma simili tra loro (i cosiddetti gemelli eterozigoti).

Eppure la natura e la biologia possono sorprendere, portando nella stessa gravidanza alla formazione di embrioni fecondati da spermatozoi di uomini diversi; è la cosiddetta superfecondazione eteropaternale, una condizione molto rara ma possibile: si ha notizia, infatti  di alcuni casi. Conosciamola meglio.

Cosa si intende per fecondazione eteropaternale?

Con l’espressione fecondazione eteropaternale si fa riferimento alla condizione che si verifica quando una donna ha rapporti sessuali con partner diversi, ciascuno dei quali feconda gli ovuli rilasciati durante l’ovulazione.

La superfecondazione eteropaternale

Un caso di fecondazione eteropaternale è la cosiddetta superfecondazione eteropaternale. Questo studio scientifico definisce la superfecondazione eteropaternale come un fenomeno che si verifica quando un secondo ovulo rilasciato durante lo stesso ciclo mestruale viene ulteriormente fecondato dagli spermatozoi di un altro uomo in rapporti sessuali separati.

Le cause genetiche

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Fonte: iStock

Come illustrato ampiamente in questa ricerca, alla base della superfecondazione eteropaternale vi è il fenomeno della poliovulazione (o ovulazione multipla, da non confondere con la doppia ovulazione). Nella polivoulazione, durante la stessa ovulazione vengono rilasciate più cellule uovo.

Normalmente nell’organismo femminile dopo la fecondazione avvengono numerosi cambiamenti, soprattutto ormonali, che impediscono il verificarsi di un’altra ovulazione. Dopo che il follicolo ovarico si rompe e si trasforma in corpo luteo, infatti, l’ovaio, insieme alla placenta che ha iniziato a formarsi, produce e secerne progesterone. L’aumento dei livelli di progesterone inibisce gli ormoni ipofisari (FSH e LH) impedendo una seconda ovulazione.

Sembrerebbe che l’ovulazione multipla possa verificarsi a seguito dell’induzione dell’ovulazione con l’utilizzo della gonadotropina corionica umana, del clomifene citrato o della gonadolibeerina. In generale, considerando che gli spermatozoi possono sopravvivere nelle vie genitali femminili anche fino a 5 giorni dopo l’eiaculazione, è possibile che, avendo più rapporti nello stesso giorno o in quelli successivi (anche con partner diversi), si verifichi la superfecondazione eteropaternale.

I gemelli eteropaterni, come riferito in questo studio, sono solitamente sottostimati in quanto vengono classificati come gemelli dizigoti e si arriva alla conferma della diversa paternità solo laddove essa venisse contestata. Oltre alla questione della paternità il riconoscimento dei gemelli eteropaterni, è importante in quanto è una realtà che può influenzare la somiglianza fisica e comportamentale, ma anche i problemi di salute dei gemelli.

I casi di superfecondazione eteropaternale nel mondo

Il primo caso di superfecondazione eteropaternale nell’epoca moderna (ci sono studi che indagano i casi dell’antichità e i tentativi di spiegare la nascita di bambini diversi dalla stessa gravidanza) è del 1714 quando una donna, nella medesima gravidanza, ha partorito due bambini con diverso colore della pelle. Nel 1992 un team di ricercatori ha indagato i casi di superfecondazione eteropaternale stimandone l’incidenza in 1 ogni 13000 casi. È stato stabilito che il 2,4% di tutte le gravidanze dizigotiche possa essere costituita da gemelli eteropaterni.

In letteratura si contano una dozzina di casi di superfecondazione e la frequenza con cui negli ultimi anni si riscontrano episodi di questo tipo è giustificata dallo sviluppo delle tecniche di laboratorio e la possibilità di effettuare test genetici sul DNA tali da determinare inequivocabilmente la paternità dei gemelli.

Tra i casi più recenti vi è quello avvenuto nel 2016, di cui ne dava notizia il quotidiano La Repubblica, di una donna vietnamita che ha partorito due gemelli molto diversi tra loro. A seguito del test del DNA richiesto dalla famiglia ha confermato che si tratta di uno dei rari casi di superfecondazione eteroparentaledi cui all’epoca, secondo le parole del direttore della clinica dov’è avvenuto il caso, se ne conoscevano meno di dieci casi in tutto il mondo.

Nel 2018, come riferito da uno studio pubblicato su PubMed, il Grupo de Genética de Poblaciones e Identificación dell’Universidad Nacional de Colombia ha, dopo averne ricevuto richiesta, condotto diverse analisi genetiche su due gemelli giungendo alla conclusione che avevano padri biologici diversi. La particolarità di questo caso è legata anche alla constatazione che i due gemelli avevano un differente peso alla nascita per effetto della differente età gestazione come conseguenza del tempo che è trascorso tra le due fecondazioni.

Nel 2022, come riportato da Roba da Donne, una ragazza di 19 anni in Brasile che ha raccontato di aver avuto due rapporti sessuali nella stessa giornata con due uomini, ha partorito due gemelli con alcune differenze estetiche. Il test del DNA ha poi confermato che si trattava di due gemelli con padri differenti.

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