
Il ciclo mestruale accompagna una donna durante tutto il suo periodo fertile, dura in media 28 giorni e si divide in tre fasi, che iniziano dal pri...
Il monitoraggio follicolare consiste in una serie di ecografie per verificare se avviene o no l'ovulazione e aumentare le possibilità di un concepimento.
Il monitoraggio follicolare è un’osservazione ecografica che consente di seguire lo sviluppo dei follicoli fino al momento dell’ovulazione. Si può fare sia in caso di cicli spontanei che in quelli stimolati farmacologicamente. Permette di evidenziare il momento in cui l’ovulazione sta per avvenire o il momento più idoneo per indurla, in caso di terapia ormonale per tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).
Questa informazione è essenziale, nello specifico, per capire quando procedere con l’inseminazione intrauterina o quando prelevare gli ovociti maturi per la fecondazione in vitro. Secondo l’ultima Relazione al Parlamento dal 2015 al 2106 le coppie che hanno fatto ricorso alla PMA sono aumentate: da 74.292 a 77.522.
I giorni dell’ovulazione, essendo i più fertili, sono quelli in cui le probabilità di procreazione aumentano. Conoscere esattamente quali sono consente alla coppia di aumentare le possibilità di concepimento attraverso rapporti sessuali ‘mirati’.
Il monitoraggio follicolare consiste in un’ecografia pelvica con sonda transvaginale, che ha un’alta risoluzione.
Si svolge a partire dai primi giorni successivi all’inizio del ciclo mestruale e le ecografie si ripetono a distanza di pochi giorni l’una dall’altra. Vengono misurati sia il diametro del follicolo più grande (quello che sta portando a maturazione l’ovocita) che lo spessore dell’endometrio. Si osserva inoltre la produzione di muco cervicale, che è importante perché facilita agli spermatozoi la risalita dal collo uterino verso le tube.
I parametri che indicano l’avvicinamento dell’ovulazione sono un diametro di 18-22 mm e uno spessore di 8-12 mm. Giunti a questo punto alla coppia viene consigliato di concentrare i rapporti nei 3-4 giorni successivi, ma non troppo frequentemente, per non ‘diluire’ la concentrazione di spermatozoi.
Parallelamente al monitoraggio follicolare si consiglia anche quello del livello di estradiolo nel sangue. Ogni cellula uovo matura dovrebbe produrre tra 150 e 200 pg/ml di estradiolo. Conoscere sia il valore dell’estradiolo che le dimensioni del follicolo consente di determinare con ancora più precisione la risposta della donna al trattamento.
Monitorare il ciclo ovarico è importantissimo quando si cerca una gravidanza. Le fasi del ciclo sono quattro:
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Grazie al monitoraggio follicolare si possono evidenziare al meglio sia tutte le fasi che le diverse tempistiche di questo ciclo. Un aspetto importante è che in questo modo si possono identificare eventuali anomalie e condizioni patologiche che rendono difficoltoso il concepimento, come la sindrome del follicolo luteinizzato. In questo caso il follicolo, pur raggiungendo la maturazione, non scoppia, ma si trasforma in corpo luteo senza fare fuoriuscire l’ovocita.
Invece in caso di PMA è fondamentale per individuare le tempistiche da seguire e il miglior protocollo a cui affidarsi, quello che maggiormente si adatta alle caratteristiche cliniche e ormonali della donna.
Il monitoraggio follicolare ha costi più elevati rispetto, per esempio, alla misurazione della temperatura basale. Si tratta di un metodo per studiare l’ovulazione ben più economico e semplice, anche se certamente molto meno preciso e soggetto a errori, che consiste nello studio dell’attività ovarica attraverso le variazioni della curva termica dovute ai cambiamenti ormonali. Il brusco aumento tra l’ipotermia (<37°) della fase follicolare e l’ipertermia (>37°) della fase luteinica indicherebbe l’avvenuta ovulazione.
Nel caso del monitoraggio follicolare, che necessita di ecografie ripetute e ravvicinate nel tempo, il costo oscilla tra i 60 e i 200 euro a monitoraggio.
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