Nome che è diventato piuttosto interessante negli ultimi anni per i genitori italiani, sulletimologia di Zara esistono diverse ipotesi: in prima battuta si pensa che possa trattarsi della forma anglicizzata del nome Zaira; la seconda ipotesi sostiene che possa invece riprendere il nome ebraico, maschile e femminile זָרָה (Zara, Zarah, Zerah, Zerach), che significa “sorgere della luce”, “alba”, citato anche nella Bibbia, dove è portato da un personaggio maschile, Zerach (o Zara, Mt 1:3[4]), figlio di Giuda e Tamar (Gn 46:12); può anche riprendere il nome arabo زهرة (Zarah, Zara), basato su zara’, che ha il significato di “coltivare”, “seminare”, su cui peraltro potrebbe essere basato lo stesso Zaira. Infine, coincide con il nome Зара (Zara), che è un ipocoristico di Захарина (Zaharina), una forma femminile bulgara di Zaccaria.

A dare risonanza al nome fu sicuramente la principessa inglese Anna, che lo diede a sua figlia. Oggi come oggi, non è comunque escluso che il nome possa essere diventato famoso anche grazie al famoso brand di abbigliamento spagnolo fondato da Amancio Ortega.

Parliamo di un nome adespota, visto che non esistono sante che gli corrispondono, e l’onomastico è quindi festeggiato il 1° novembre, in occasione di Ognissanti. Se però è considerato un derivato di Zaira, allora esiste una santa con questo nome, commemorata il 21 ottobre.

In Italia la popolarità del nome è molto cresciuta negli ultimi anni e, anche se ancora rimane un nome di nicchia, è comunque certamente più usato rispetto a vent’anni fa: nel 1999 non c’erano infatti neppure 5 bambine che lo portassero nel nostro Paese, mentre nel 2020 sono state 27 le neonate così chiamate.

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