Nome abbastanza popolare in Italia soprattutto negli anni ’80, Yuri è un adattamento di Юрий (Jurij), la forma russa del nome Giorgio, e fa quindi parte di quella gamma di nomi slavi giunti in Italia nel corso del XX secolo, come Danilo, Ivan, Katia, Lara, Marika, Milena, Mirko, Nadia, Natascia e Sonia. La sua adozione in Italia, più che al suono o al fascino esotico, è dovuta probabilmente alla fama del cosmonauta sovietico Jurij Gagarin, che nel 1961 fu il primo uomo a viaggiare nello spazio.

Esiste anche una forma Yari (così si chiama, ad esempio, il figlio di Albano Carrisi), comunque decisamente più rara, che è un adattamento fonetico basato sulla pronuncia inglese del nome. Va inoltre notato che 百合 (Yuri) è anche un nome giapponese femminile e maschile, che vuol dire “giglio”.

Non esistono ovviamente santi o beati che si chiamano Yuri, quindi il nome di per sé è da considerarsi adespota, altrimenti può essere celebrato il giorno dell’onomastico di Giorgio, cioè generalmente il 23 aprile in memoria di san Giorgio, martire a Lidda sotto Diocleziano.

Come detto, il nome è stato piuttosto popolare anche nel nostro Paese soprattutto nel recente passato, e fino al 1999 sono stati 227 gli Yuri su tutti il territorio nazionale. Nel 2020, invece, il numero di neonati così chiamato è sceso a 64.

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