Nome molto particolare e sicuramente raro, Uma riprende un altro nome della divinità induista Parvati, ed è attestato in hindi (dove è scritto उमा, usando l’alfabeto devanagari), in telugu (ఉమా), kannada (ಉಮಾ), malayalm (ഉമാ) e tamil (உமா).

Dal punto di vista etimologico sembra risalire a un termine sanscrito, che indica il lino oppure la curcuma; tuttavia, nei testi induisti viene proposta una spiegazione alternativa, secondo cui il nome sarebbe tratto da un’esclamazione,  उ मा (u ma), cioè “Oh [figlia], non farlo [il praticare l’austerità]”, che la madre di Parvati avrebbe rivolto a sua figlia.

Come detto, parliamo di un nome davvero raro in tutto il mondo, e se ha acquisito popolarità lo si deve soprattutto all’attrice americana Uma Thurman; in Italia, comunque, il nome resta pochissimo usato, tanto che anche nel 2020 è stato attribuito a meno di cinque neonate su tutto il territorio nazionale: il “record”, se così si può definire, negli ultimi vent’anni lo si è avuto nel 2007, 2013, 2015 e 2016, quando è stato dato a sei bambine.

Ovviamente non esistono sante o beate che portano il nome Uma, il quale pertanto è da considerarsi adespota, e celebrabile quindi il 1° novembre, in occasione di Ognissanti.

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