Sebastiano è la prosecuzione del nome latino Sebastianus, che significa “proveniente da Sebaste”, città che deriva il proprio nome dal greco antico σεβαστος, sebastos, “venerabile”, diretta traduzione del latino augustus, significato che quindi viene attribuito al nome da alcune fonti. Fu soprattutto il culto di san Sebastiano, militare romano, martire per aver sostenuto la fede cristiana, a far sì che il nome si diffondesse in molti Paesi dell’Europa, soprattutto Francia e Spagna.

Molto famoso, purtroppo, è il martirio di san Sebastiano, spesso immortalato in dipinti, ma non tutti sanno che non fu quella la vera causa della morte del santo. Condannato da Diocleziano a essere legato a un palo e ferito da frecce, il martire sopravvisse a quel terribile martirio e, tornando a Roma, l’imperatore diede ordine che fosse flagellato sui gradus Helagabali ovvero i gradini di Elagabalo, dove in seguito sorse una chiesa a suo nome.

In onore del santo l’onomastico di Sebastiano viene celebrato il 20 gennaio, ma durante l’anno si ricordano altre date e santi: ad esempio il 30 gennaio, beato Sebastiano Valfrè, dell’Ordine dei Filippini, patrono dei cappellani militari e delle guardie svizzere; il 25 febbraio, beato Sebastiano dell’Apparizione, francescano messicano; il 28 marzo, san Giuseppe Sebastiano Pelczar, vescovo di Przemyśl; il 12 agosto, beato Sebastiano Calvo Martinez, martire con cinque compagni a Barbastro; il 26 settembre, san Sebastiano Nam I-gwan, martire con nove compagni in Corea.

In Italia il nome è piuttosto popolare; nel 2020 sono stati 436 i neonati così chiamati.

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