Raffaele è un nome teoforico biblico, portato dall’arcangelo Raffaele, presente nel libro di Tobia, che deriva dall’ebraico רָפָאֵל (Rafa’el),  composto da rapha, che ha il significato di “egli ha guarito” e da El (“Dio”). Per questo, può essere interpretato come “Dio ha guarito”, “Dio è il guaritore”, oppure come “medico di Dio”. Il suo significato, in particolare, potrebbe riferirsi all’episodio biblico in cui Raffaele cura dalla cecità Tobi, il padre di Tobia.

Con la sola eccezione dell’Inghilterra il nome ha goduto di una discreta popolarità in vari Paesi dell’Europa, già a partire dal Medioevo, proprio grazie al culto dell’arcangelo. Nel nostro Paese è un nome piuttosto comune, per quanto negli ultimi anni sia un po’ calato nella lista delle preferenze dei genitori residenti sul territorio, passando dai 1277 del 1999 agli 899 del 2019. Ci sono anche diverse varianti, come Raffaelle, Rafaele, Rafele, Raffele, Raffale, Raffaelo, Raffello, che sono da considerarsi tuttavia desuete, mentre resiste di più la forma “Raffaello”, che è predominante soprattutto in Toscana.

Oltre alle varianti straniere, le più comuni delle quali sono Raphaël, Raphael e Rafael, molto popolare è anche la forma femminile, Raffaela o Raffaella. In particolare, quest’ultimo nome si è diffuso moltissimo nel nostro Paese grazie alla popolarità raggiunta, negli anni ’70, da Raffaella Carrà.

L’onomastico di Raffaele si festeggia il 29 settembre, come quello degli arcangeli Michele e Gabriele.

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