Penelope deriva dall’antico nome greco Πηνελόπη (Penelope), la cui etimologia è assai dubbia: potrebbe infatti derivare dal termine πηνη (pene, “filo”, “trama”, “gomitolo”, “tessuto”), forse combinato con ωψ (ops, “volto”, “occhio”)[6], ma altre fonti bollano la correlazione a πηνη come paretimologica. Fra le altre ipotesi, potrebbe ricondursi a πηνέλοψ (pēnélops), un tipo di anatra o di fenicottero, ma potrebbe avere anche un’origine pregreca.

È un nome di tradizione classica, portato da Penelope, moglie dell’eroe greco Ulisse di cui si narra nell’Odissea di Omero, il cui nome è diventato, almeno in inglese, sinonimo di moglie virtuosa e fedele.

La sua diffusione in epoca rinascimentale o contemporanea è dovuta principalmente proprio alla fortuna del poema di Omero, anche se hanno aiutato altre opere dove compare il nome quali Penelope di Cimarosa e Pénélope di Piccinni. Nei paesi di lingua inglese il nome è usato occasionalmente sin dal XVI secolo, mentre in Irlanda veniva un tempo utilizzato per rendere in inglese il nome irlandese Fionnuala.

In Italia ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni: fino al 2009 erano meno di 100 le Penelope in tutto il territorio nazionale, ma a partire dall’anno successivo la popolarità del nome è aumentata, per raggiungere le 258 neonate del 2020.

Benché non esistano sante di nome Penelope, e quindi il nome è da considerarsi adespota, l’onomastico per alcuni può essere celebrato il  5 maggio in memoria di sant’Irene da Lecce, il cui nome originale era appunto Penelope.

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