Nome marcatamente cristiano, Pasquale deriva dal latino Paschalis, che significa “di Pasqua”, “pertinente alla Pasqua”, o “consacrato alla Pasqua”, motivo per cui spesso viene attribuito ai bambini nati proprio il giorno di Pasqua oppure nel periodo pasquale, analogamente al nome Pasqua, che richiama sempre questa festività. Parte della sua diffusione è comunque dovuta anche alla nutrita presenza di santi che lo portano.

È popolare soprattutto al Sud, ma è presente anche nel resto della penisola, principalmente per via dell’immigrazione interna. Anticamente, il nome era scritto nella forma Paschasius, derivata dal greco Πασχάσιος (Paschasios), comune nelle iscrizioni cristiane di Roma, che venne poi sostituita da Paschalis; da questa forma deriva la variante “Pascasio”, molto rara e accentrata nel Sud continentale, dove riflette il culto di un santo abate di Montevergine.

È assai diffuso anche come cognome, nella forma “Pasquali” e in diverse altre. Le varianti principali sono Pascal o Paskal, mentre in italiano, oltre alla già citata forma Pasqua, non risultano varianti femminili.

L’onomastico si può celebrare in diversi giorni dell’anno vista la forte presenza di santi e beati che portano questo nome, come detto: fra le varie ricorrenze, c’è quella del 17 maggio, in onore di san Pasquale Baylón, religioso francescano.

Il nome appare in calo negli ultimi anni in Italia: nel 2020 sono stati chiamati così 454 bambini su tutto il territorio nazionale.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie