Nome dalle origini molto antiche, Oreste deriva dal greco Ὀρέστης (Orestes), basato sul termine ορεστιας (orestias) – composto da ὄρος (oros, “montagna”) e ἵσταμαι (histamai, “stare”), e assume perciò il significato di “montanaro”, oppure “delle montagne”.

Parliamo di un nome di tradizione mitologica, portato nella mitologia greca da Oreste, figlio di Agamennone e Clitennestra, che uccise sua madre e il di lei amante Egisto dopo che questi avevano ucciso suo padre; quella di Oreste è una delle figure più trattate della storia della mitologia greca, ma è anche il titolo di diverse opere letterarie, teatrali, cinematografiche e pittoriche, fra le quali quelle di Vittorio Alfieri, Euripide e Domenico Cimarosa. È inoltre portato anche da due guerrieri dell’Iliade.

C’è un sant’Oreste che si festeggia il 13 dicembre, martire con altri compagni in Armenia, e sant’Oreste martire a Tanya, in Cappadocia, celebrato il 9 novembre per alcuni e il 10 per altri.

La variante principale e più diffusa è senza dubbio Orestes; in Italia il nome non ha più la stessa diffusione di un tempo, visto che nel 2019 è stato scelto solo per 23 neonati; in generale, negli ultimi vent’anni non è mai andato oltre i 30 bambini chiamati in questo modo, ma resta comunque un nome storico, portato governatori e generali romani e italiani.

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