Naike è una variante del nome, di origine greca, Nike, che in epoca antica era anche la dea della vittoria.

Dal punto di vista etimologico, il nome deriva dal greco antico Νικη (Nike), che significa proprio “vittoria” (basti pensare alla famosa Nike di Samotracia), ed è lo stesso termine su cui sono basati anche i nomi Niceta e Niceforo; dal punto di vista semantico, invece, è affine a Vittoria, Győző e Vijaya.

Nel nostro Paese il nome non è molto diffuso; a renderlo noto in Italia fu l’attrice Ornella Muti, che decise di attribuirlo alla figlia, Naike Rivelli. A oggi, nel 2020 sono state chiamate così 19 bambine; un picco ci fu nel 2005, quando il nome venne attribuito a 54 nuove nate nel territorio italiano, ma in generale Naike può essere considerato ancora un nome “di nicchia”; peggio ancora accade alla versione originale del nome, Nike, negli ultimi vent’anni attestatasi quasi sempre sotto le cinque unità, con due eccezioni solo negli ultimi due anni: 7 le neonate così chiamate nel 2019, 10 l’anno seguente.

Appartenendo alla mitologia greca, il nome non presenta ovviamente sante della cristianità che lo portino, quindi non c’è un onomastico che lo ricordi; pertanto, può essere celebrato il 1° novembre, in occasione della festività di Ognissanti.

 

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