Il nome Micol riprende con pronuncia sefardita il nome di Mikal, la figlia di Saul che andò in sposa a Davide, citata nell’Antico Testamento. Ci sono invece diverse versioni circa l’etimologia del nome, in ebraico מִיכַל (Michal): secondo alcune fonti potrebbe infatti avere il significato di “ruscello” (lo stesso del nome Brook), mentre altre lo considerano della stessa origine di Michele, ossia un nome teoforico basato sulla domanda retorica “Chi è come Dio?”.

Micol è anche inserita da Dante nel suo Purgatorio, nel Canto Decimo, dove espiano le anime dei superbi.

Può essere registrato sia con l’accento sulla prima sillaba -“Mìcol” – che sull’ultima – “Micòl” -, che cambia ovviamente la pronuncia. Da notare che la forma ebraica Michal coincide con la forma ceca e slovacca del nome Michele. Alcune varianti del nome sono quelle spagnole e portoghesi Mical o la polacca Mikal. Parliamo di un nome adespota, ovvero che non ha sante così chiamate per cui celebrare l’onomastico che quindi, proprio per questo motivo, si festeggia il 1° novembre, in occasione di Ognissanti.

In Italia il nome è diffuso soprattutto presso le comunità ebraiche, ma in realtà è apprezzato da diversi genitori su tutto il territorio; la sua diffusione si è mantenuta piuttosto stabile nel tempo, passando dalle 123 bambine così chiamate nel 1999 alle 117 del 2019.

 

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