Massimo è un nome che ha mantenuto praticamente invariata la sua popolarità nel nostro Paese; continua il cognomen romano Maximus, basato sul termine maximus, superlativo di magnus (“grande”) e assume quindi il significato gratulatorio e augurale di “massimo”, “il più grande di tutti”. Spesso veniva usato con lo stesso criterio di nomi quali Primo, Secondo e via dicendo, e inoltre era occasionalmente dato ad individui di alta statura.

A renderlo famoso diversi personaggi storici, a partire da Quinto Fabio Massimo Verrucoso, detto “il Temporeggiatore”, grazie ai quali il nome è stato riportato in voga durante il Rinascimento, ma ci sono anche molti santi chiamati così.

Alcune sue varianti, come Massimiliano, Massimiano e Massimino sono derivati da patronimici romani di Massimo (anche se l’ultimo dei tre viene usato come suo diminutivo. Diversi anche i Massimo famosi in Italia: gli attori Massimo Dapporto, Massimo Troisi, Massimo Boldi, il politico Massimo D’Alema, il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il patriota Massimo D’Azeglio.

Le sue varianti principali sono invece Maxime, Maximo o Maxim.

Come detto, ci sono vari santi nella storia che hanno portato questo nome, quindi vari giorni che li ricordano, ma abbiamo scelto il 27 novembre, giorno in cui si celebra san Massimo, vescovo di Riez.

In Italia nel 2019 sono stati 374 i bambini così chiamati.

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