Luisa è la forma femminile di Luigi, un nome di origine germanica il cui significato è generalmente interpretato come “famoso guerriero”. Parliamo di un nome piuttosto recente nell’onomastica italiana, adattato dal francese Louise, e perciò da considerarsi una forma allotropa di Luigia, a cui è generalmente preferito e di cui è ben più diffuso, anche grazie al culto verso santa Luisa di Marillac e al successo dell’opera di Giuseppe Verdi Luisa Miller.

È stato uno dei nomi femminili più diffusi in Italia nel secondo dopoguerra, mentre negli ultimi anni la sua popolarità è parsa un po’ in calo. Nel 1999 sono state 407 le neonate chiamate in questo modo su tutto il territorio nazionale, mentre nel 2020 sono scese a 122.

L’onomastico si celebra generalmente il 15 marzo in ricordo di santa Luisa di Marillac, vedova Le Gras, fondatrice, insieme a san Vincenzo de’ Paoli, delle Figlie della Carità, ma vengono ricordate altre sante in altre date: ad esempio il 28 aprile, beata Marie-Louise Trichet, fondatrice delle Figlie della Sapienza; il 27 giugno, beata Luisa Teresa de Montaignac de Chauvance, fondatrice della Pia Unione delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù; l’8 settembre, beata Luisa, vedova e terziaria domenicana, martire a Ōmura; il 6 dicembre, beata Luiza Maria Frías Cañizares, una dei martiri della guerra civile spagnola. In alternativa, l’onomastico può essere festeggiato nello stesso giorno di quello di Luigi.

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