Nome arabo molto apprezzato, riprende il vocabolo della lingua araba che vuol dire “bellezza”, “grazia”, “attrattività”, e appartiene alla stessa radice da cui deriva il nome Jamil. Per questo motivo ha quindi un significato simile ai nomi Aglaia, Shri, Indira, Husni e Aoife.

Oltre che nel mondo arabo, Jamal è un nome estremamente popolare anche nelle comunità afroamericane; ne sono un esempio i cestisti statunitensi Jamal Crawford e Jamal Mashburn, o il rapper Jamal Woolard. Esiste anche la variante Jamar, che probabilmente è nata da una crasi tra i nomi Jamal e Lamar.

Parliamo di un nome adespota, dato che non esistono santi, nella cultura cristiana, che lo portano, quindi l’onomastico si festeggia, come di consueto, in occasione di Ognissanti, il 1° novembre.

In tempi recenti è diventato un nome abbastanza comune anche nel nostro Paese, sicuramente anche per via della massiccia presenza della comunità araba sul territorio italiano; basti pensare che nel 1999 i Jamal erano meno di cinque in tutta la penisola, mentre nel 2020 sono stati 14 i neonati chiamati in questo modo. Il picco si è raggiunto nel 2009, quando sono stati chiamati in questo modo 22 neonati nati sul territorio italiano. Certo, è ancora un numero esiguo, ma parliamo comunque di una crescita significativa

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