Guendalina è un adattamento del nome inglese Gwendolyn, una variante di Gwendoline, la cui origine è piuttosto oscura: le sue prime occorrenze sono dovute a Goffredo di Monmouth, che usò il nome sia nella sua Historia Regum Britanniae (datata circa 1135), per la figura della regina Gwendolen, sia nella Vita Merlini (intorno al 1150), per la moglie di Merlino: in entrambi i casi, il nome era scritto Guendoloena o Gwendoloena.

Sembra che Monmouth lo abbia basato sul nome di Gwenddoleu/Guenddoleu, un leggendario sovrano britannico del VI secolo, forse latinizzandolo per farlo suonare più femminile; del resto lo storico era solito riutilizzare nomi preesistenti non curandosi della loro origine, del loro genere o della loro corretta trascrizione, come accaduto anche per Morgana, Rowena e Cordelia.

Vi sono inoltre diverse fonti che indicano sante medievali che portavano il nome di Guendolen: tuttavia, quasi nulla oltre al nome di tali figure è noto, ed è plausibile che si tratti di trasposizioni di figure mitologiche celtiche nell’ambiente cristiano, secondo una pratica che era piuttosto comune all’epoca.

Anche l’etimologia è incerta: parliamo di un nome composto da due elementi celtici, dei quali il primo è quasi indubbiamente l’aggettivo gwen/gwyn/gwenn (“bianco”, “splendente”, da cui anche Gwenaël, Ginevra e Winifred), mentre il secondo è fortemente dubbio, complice anche la discrepanza della lettera finale fra Gwendolen e Guenddoleu (non è chiaro se lo scambio tra la u e la n sia dovuto ad un errore di Monmouth, a una sua scelta deliberata o ad altri fattori). Alcune fonti indicano dolen (“cerchio”, “collegamento”, “anello”) come elemento, dando al nome il significato di “anello bianco”, mentre considerando la u finale di Guenddoleu si è ipotizzato che sia dolau (corrispondente a “prati”).

Ci sono fonti che attribuiscono al nome Guendaluna origini germaniche, dalla radice wenden, “piegare”, o dal nome dei Vandali. È riportata in effetti l’esistenza di una santa Gundelinda o Gwendolen, nipote di santa Ottilia, il cui nome è probabilmente un adattamento inglese o francese di un nome franco, forse Wandelindis.

Nei Paesi anglofoni, comunque, l’uso di Gwendoline/Gwendolin/Gwendolyn al di fuori della letteratura è attestato solo dal XIX secolo: una delle prime persone riportate con questo nome fu lady Gwendolen Anson (1837-1912), figlia di Thomas Anson, primo conte di Lichfield.

L’utilizzo italiano nella forma Guendalina è ancora più recente, così come il suo ipocoristico Guenda: in parte, il suo utilizzo è stato aiutato anche da un film di Lattuada del 1957, Guendalina. Non è comunque un nome estremamente diffuso: nel 2020 è stato attribuito a sole 15 neonate, mentre Guenda è ancor più raro (8 bambine nel 2020).

Benché siano riportate diverse sante che portano questo nome, la più importante è da considerarsi santa Gundelinda (Guendelindis, Wandelindis, Gwendoline), figlia del duca della contea d’Alsazia Adalberto e nipote di santa Ottilia, religiosa benedettina, badessa a Niedermünster, il cui onomastico si celebra il 28 marzo.

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