Nome fra i più popolari in assoluto in Italia, Giovanni deriva dall’antico nome ebraico יוֹחָנָן (Yochanan), una forma ipocoristica di יהוחנן (Yehōchānān), traslato, attraverso l’adattamento greco Ἰωάννης (Ioannes), nei nomi latini Joannes e Johannes, ed è composto da Yehō- (o Yah, abbreviazione di Yahweh, che è l’appellativo dato a Dio nella tradizione ebraica) e da chānān (o hanan, dalla stessa radice di Anna, che significa “ebbe misericordia”, o “ebbe grazia” o “fu misericordioso”). Il significato può essere dunque interpretato come “YHWH è misericordioso” o “YHWH ha favorito”, forse in riferimento alla nascita di un figlio lungamente atteso.

È un nome biblico, portato da varie figure del Nuovo Testamento, su tutti Giovanni il Battista, profeta considerato precursore di Gesù, e l’apostolo Giovanni, comunemente considerato anche l’autore del Vangelo di Giovanni e dell’Apocalisse. Proprio grazie a loro il nome si diffuse nei primi cristiani, conoscendo inizialmente maggior fortuna nell’Oriente cristiano, in particolare a Bisanzio; dopo la prima crociata iniziò a diventare popolare anche in Europa occidentale, venendo portato da importanti figure storiche, fra cui ventitre papi e sovrani di vari stati, come Spagna, Portogallo, Danimarca, Svezia, Francia, Inghilterra, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Russia ed Etiopia.

In Italia, secondo dati raccolti negli anni ’70, è stato il secondo nome per diffusione, preceduto solo da Giuseppe e seguito da Antonio, e risulta attestato in tutte le regioni. In Inghilterra divenne talmente comune che, nel tardo Medioevo, era portato da circa un quinto di tutti i maschi inglesi; nel XIV secolo rivaleggiava in popolarità con William, ed era utilizzato, al pari dell’italiano Tizio, come appellativo per indicare una persona qualunque.

Nel 2020 in Italia sono stati chiamati così 2303 neonati, secondo i dati raccolti dall’Istat.

Generalmente l’onomastico si festeggia in memoria dei due santi maggiori a portare questo nome, Giovanni Battista e Giovanni apostolo ed evangelista; il primo è commemorato dai cattolici il 24 giugno (nascita) e il 29 agosto (morte), e dagli ortodossi il 7 gennaio; il secondo è ricordato il 27 dicembre dai cattolici[11] e l’8 maggio dagli ortodossi.

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