Nome molto diffuso in Italia, Federico deriva dal germanico Frithurik, composto dai termini frid (o fried, frithu, “pace”) e ric (o rik, rikja, “sovrano”, “re”, “signore”, “potente”), motivo per cui il suo significato complessivo, come avviene spesso nell’onomastica germanica, è piuttosto incerto; tra le interpretazioni vi sono “potente in pace”, “governatore pacifico e “protettore potente”.

Il nome è stato per molto tempo molto popolare nei paesi di lingua germanica dell’Europa continentale; in Italia, la pronuncia Federico ha avuto origine dall’adattamento latino del nome, ovvero Fredericus, tant’è che in tempi antichi era in uso anche la variante Frederico. Il più moderno Federico, invece, risente probabilmente di un accostamento paretimologico col termine “fede”, a causa dell’errata convinzione popolare che il nome significasse “ricco di fede”.

Secondo alcune ipotesi, inoltre, Federico II avrebbe interpretato il suo nome come “freno dei ricchi” (fre de ric), secondo una lettura chiaramente folcloristica.

In Inghilterra giunse con i normanni durante la conquista, ma ebbe vita breve, e nel corso del Medioevo ebbe scarsa diffusione, riportato in voga solo nel XVIII secolo, allorché gli Hannover ereditarono il trono inglese.

In Italia ha mantenuto più o meno inalterata la sua popolarità: nel 2020 sono stati chiamati in questo modo 2587 bambini.

L’onomastico si può festeggiare in memoria di san Federico, vescovo di Liegi, ricordato il 27 maggio, oppure il 18 luglio in memoria di san Federico, vescovo di Utrecht.

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