Nome che nel passato è appartenuto a vari re persiani, Dario è un nome dalle origini molto antiche, che deriva, tramite il greco antico Δαρεῖος (Darêios), proprio dal nome persiano Dārayavahush, che è appunto un nome tradizionale della dinastia dei re Achemenidi. È composto dagli elementi dâraya (“possedere”), oppure dher (“tenere”, “mantenere”), e vahu (“bene”), e pertanto può assumere il significato di “che possiede il bene” o “che mantiene il bene”.

Seppur se ne sia registrato un picco nella metà del XX secolo, Dario non è mai stato un nome molto popolare nella lingua inglese, mentre nel nostro Paese è piuttosto comune. Il nome compare anche nella Bibbia, dove viene citato proprio Dario I di Persia, il sovrano che permise agli ebrei di riedificare il Tempio di Gerusalemme.

Generalmente l’onomastico di Dario si celebra il 19 dicembre, in ricordo di san Dario, martire a Nicea, ma ci sono altre due date nel corso dell’anno, il 12 aprile e il 24 agosto.

Oltre a Dario I di Persia, re di Persia, Dario II di Persia, re di Persia e Dario III di Persia, re di Persia si ricordano con questo nome anche il regista Dario Argento; il drammaturgo, attore e premio Nobel per la letteratura  Dario Fo, o il comico Dario Vergassola,

In Italia nel 2020 il nome è stato attribuito a 402 neonati.

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