Dante è in realtà un ipocoristico del nome Durante, che deriva dal tardo nome latino Durans, il quale, tratto dal participio presente del verbo durare (“durare”, “resistere”), significa letteralmente “durevole”, “resistente”, “che dura”, “che sopporta”.

Privo di una tradizione classica, il nome è però ben attestato in periodo medievale e si tratta di un nome augurale tipicamente cristiano, modellato sulla base delle virtù del “buon cristiano”, secondo un criterio che ebbe non poca fortuna nell’onomastica antica (producendo altri nomi quali Clemente, Costante, Fermo, Paziente, e via dicendo).

Durante è però oggi caduto in disuso, mentre è diventato decisamente più popolare e diffuso il nome Dante, soprattutto per merito della popolarità del poeta Dante Alighieri, tanto che il nome è piuttosto famoso anche oltre i confini nazionali.

Dante non ha tuttavia onomastici da festeggiare, pertanto può essere considerato un nome adespota, oppure, in alternativa, essere festeggiato lo stesso giorno di san Durando, vescovo di Liegi, il 23 gennaio, o di un altro santo omonimo, vescovo di Clermont, l’11 febbraio o il 18 novembre. Alcuni però festeggiano l’onomastico il 1° febbraio in memoria di un “san Dantus”, martire a Cartagine nel IV secolo, il cui nome (forse di origine illirica) non ha però nulla a che vedere con Dante.

Nel 2020 sono stati chiamati così 153 bambini in tutto il Paese, mostrando una notevole risalita rispetto al recente passato.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie