Nome molto gradito anche alla nobiltà europea, Costanza, alla pari delle forma maschile Costanzo, trae origine dal cognomen latino Constans, diventato poi nome proprio in età imperiale, e deriva dal participio presente del verbo constare (cum e stare), ovvero “stare fermo”, “restare saldo”, per cui il significato è “costante”, “ferma”, “tenace” o, in riferimento all’ambito cristiano, “salda nella fede”.

Giunse in Inghilterra con la conquista da parte dei Normanni, visto che era portato dalla figlia di Guglielmo il Conquistatore, e si diffuse rapidamente durante il Medioevo nella forme vernacolare Constance grazie alla devozione verso santa Costanza, figlia di Costantino I. Dopo la riforma protestante si intrecciò invece con il nome puritano Constancy, riferito direttamente alla virtù della costanza; le forme Constantia e Constance ritornarono in voga in inglese rispettivamente nel XVIII e nel XIX secolo.

Fra le nobli che portarono questo nome ricordiamo, ad esempio, Costanza d’Altavilla, regina di Sicilia e imperatrice del Sacro Romano Impero; Costanza d’Aragona, regina d’Ungheria, di Sicilia e di Germania; Costanza d’Arles, regina francese; Costanza di Bretagna, duchessa di Bretagna e contessa di Richmond; Costanza del Portogallo, regina consorte di Castiglia e León.

L’onomastico può essere celebrato il 18 febbraio in ricordo di santa Costanza di Vercelli, monaca, ma anche ad altre date: il 22 settembre, santa Costanza, martire con il fratello Felice a Nuceria Alfaterna sotto Nerone (19 settembre la data del martirio); il 25 febbraio, santa Costanza o Costantina, figlia di Costantino I; il 17 luglio, beata Costanza II, regina di Sicilia e d’Aragona; il 5 settembre, beata Maria Maddalena Starace, al secolo Costanza Starace fondatrice delle suore compassioniste serve di Maria.

In Italia il nome si è sempre mantenuto costante rispetto alla sua diffusione: nel 2020 sono state chiamate così 233 neonate.

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