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Una guida utile per tutti i genitori per far passare le giornate a casa dei bambini all'insegna del divertimento.
Nome affascinante ed esotico, Chantal è nato originariamente come nome devozionale, dal cognome di santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal, fondatrice dell’Ordine della Visitazione.
Il nome di battesimo della santa era Jeanne-Françoise Frémyot, sposa di Christophe de Rabutin, che era barone di Chantal, titolo che fa riferimento ad una località nell’odierna Saona e Loira).
Il toponimo deriva dal provenzale antico càntal (“pietra”), e il suo significato è “pietroso”, “sassoso”; non è tuttavia raro che venga associato, soprattutto a livello popolare, alla parola francese chant, “canzone”.
Nel tempo il nome si è affermato soprattutto “per moda”, per via del suono gradevole, e si è rapidamente diffuso anche al di fuori degli ambienti cattolici. Nei Paesi anglofoni, ad esempio, è largamente in uso dal XX secolo, mentre nel nostro Paese ha una diffusione soprattutto nel Nord del Paese.
È comunque un nome abbastanza apprezzato anche da noi, che si è mantenuto generalmente stabile negli anni; ha raggiunto picchi di popolarità soprattutto fra il 2009 e il 2011, con oltre 100 neonate chiamate così, mentre nel 2019, leggermente in calo, sono state 47 le bambine così chiamate sul territorio italiano.
Per quanto non abbia un vero e proprio onomastico, in ragione di quanto detto poc’anzi potrebbe essere festeggiato il 12 agosto, proprio in onore di santa Giovanna Francesca di Chantal.
Una guida utile per tutti i genitori per far passare le giornate a casa dei bambini all'insegna del divertimento.
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