Fra i nomi stranieri Brian è uno di quelli che ha sempre attirato molto fascino anche nei genitori italiani; la sua origine è piuttosto incerta: secondo alcuni infatti potrebbe derivare dalla parola dell’antica lingua celtica bre, che significa “collina” oppure, per estensione, “alto” o “nobile”.

A portarlo, e a renderlo quindi popolare, fu il re irlandese Brian Boru, che respinse i Vichinghi nell’XI secolo e morì nella Battaglia di Clontarf; c’è da dire comunque che il nome era già piuttosto comune in Irlanda prima di allora, e la storia del sovrano non fece che aumentarne la diffusione. Fu introdotto in Inghilterra nel Medioevo da coloni bretoni, ma divenne in seguito raro, per poi essere largamente ripreso nel XX secolo.

Esiste anche una variante altrettanto diffusa, Bryan, e anche Bryant, il quale deriva da un cognome derivato a sua volta dal nome Brian, mentre il nome Bree può occasionalmente risultare da un’abbreviazione della variante Brianna. Rispetto alla forma femminile originale, Briana, va detto che è stata molto popolare fino agli anni ’70, quando poi hanno cominciato a diffondersi anche altre varianti.

Fra i Brian famosi ricordiamo Brian May, storico musicista dei Queen, Brian Littrell, dei Backstreet Boys, e il regista Brian De Palma. Nella variante Bryan, invece, troviamo il musicista canadese Bryan Adams. C’è un onomastico in cui si può celebrare Brian, il 12 marzo, proprio in ricordo del re Brian Boru, ma si può festeggiare anche il 10 dicembre, in memoria del beato Brian Lacy, ricordato assieme a Giovanni Mason e Sydney Hodgson.

In Italia, come detto, il nome è da sempre piuttosto diffuso: nel 2019 è stato scelto per 108 neonati su tutto il territorio.

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