Molti nomi stranieri piacciono anche ai genitori italiani, e fra questi c’è Ashley, che in lingua inglese può essere usato indifferentemente sia al maschile che al femminile. Il nome deriva dal cognome inglese Ashley, a sua volta derivante da vari toponimi composti dai termini in inglese antico æsc (“frassino”, presente anche in Ashton) e leah (“radura”, da cui anche Shelley, Stanley, Hayley, Bradley e Shirley). Il significato sarebbe quindi quello di “radura tra i frassini”.

Fonti diverse invece fanno ricondurre il primo termine alla forma antica di “cenere”, ovvero asc.

Negli Stati Uniti, fino agli anni 1960 era più comune al maschile, seppur sostanzialmente inutilizzato; a contribuire alla sua popolarità negli States fu soprattutto il capolavoro di Margaret Mitchell Via col vento e il successivo film da esso tratto, in cui compare un personaggio di nome George Ashley Wilkes, tanto che a metà del XX secolo il nome subì una vera e propria impennata, subendo allo stesso tmepo anche un cambiamento di genere e diventando perciò sempre più comune come nome femminile, tanto da risultare uno dei nomi femminili più popolari intorno al 1980.

Fra le celebrity che lo portano ricordiamo l’attrice Ashley Judd, Ashley Tisdale, mentre al maschile ci sono, fra gli altri, i calciatori Ashley Cole e Ashley Young.

Parliamo di un nome adespota, cioè non portato da alcun santo, quindi l’onomastico ricade il 1º novembre, in occasione di Ognissanti.

In Italia il nome è principalmente declinato al femminile: nel 2019 sono state chiamate così 28 neonate. Meno di cinque, invece, i bambini chiamati in questo modo.

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