Apparso molto in crescita negli ultimi anni nel nostro Paese, Anita non è altro che un diminutivo di Ana, nome spagnolo e portoghese corrispondente all’italiano Anna. La sua popolarità in Italia si deve soprattutto alla figura di Anita Garibaldi, moglie brasiliana del condottiero che partì con i Mille ed ebbe un ruolo fondamentale nell’unione del Paese. Successivamente, però, il nome guadagnò ulteriore fama anche per il successo ottenuto in Italia dall’attrice svedese Anita Ekberg, protagonista de La dolce vita di Federico Fellini.

Nei Paesi anglosassoni il nome è in uso fin dal XIX secolo e, in generale, il nome risulta attestato anche in croato, sloveno, norvegese, danese, polacco, lettone.

Una curiosità: nel comune di Argenta, nella provincia di Ferrara, è presente una piccola frazione di fondazione recente chiamata “Anita” proprio in onore di Anita Garibaldi, che morì di malaria lì vicino, a Mandriole, ma esiste anche un vero e proprio comune chiamato Anita Garibaldi, nello stato di Santa Catarina, in Brasile.

Come detto, il nome risulta molto in crescita in Italia: nel 1999 si chiamavano così 232 neonate, diventate 855 nel 2020. Il picco si è avuto nel 2012, con 1064 nuove nate chiamate in questo modo.

Se non lo si vuole considerare un nome adespota, e dunque da festeggiare in occasione di Ognissanti, il 1° novembre, l’onomastico di Anita può essere celebrato il giorno di sant’Anna, madre della Madonna, il 26 luglio.

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