Nome piuttosto popolare nel nostro Paese, Agnese deriva da Agnes, forma latinizzata del nome greco antico Ἁγνὴ (Hagnḗ), basato sull’aggettivo ἁγνὸς (hagnós, “puro”, da cui deriva anche Evadne, e ha pertanto il significato di “pura”, “casta”, lo stesso che condivide con il nome Partenio.

Più tardi il nome venne anche associato al termine latino agnus, “agnello”, motivo per il quale sant’Agnese viene raffigurata, nelle sue iconografie, proprio con questo animale; va precisato che alcune fonti, basandosi sul fatto che la figura di sant’Agnese potrebbe essersi originata dalla cristianizzazione di qualche dea pagana, nonché sul fatto che la latinizzazione da Ἁγνὴ (Hagnḗ) ad Agnes è piuttosto peculiare (avrebbe dovuto essere Hagna), teorizzano che il nome abbia altre origini: potrebbe, ad esempio, ricollegarsi a quello dealla dea celtica Anu.

Fu però certamente grazie al culto della santa che il nome si diffuse in tutta l’Europa cristiana, soprattutto nell’Inghilterra medievale, mentre negli Stati Uniti il nome è stato tra i cinquanta più usati a cavallo tra il 1887 e il 1919.

Anche la forma spagnola Ines si è diffusa al di fuori dei confini iberici, venendo usata in molte altre lingue, mentre il nome Nancy, che era in origine un diminutivo di Annis, forma medievale di Agnes, è stato in seguito associato ad Anna, e ad oggi è usato come nome indipendente.

Le varianti principali, oltre alla già citata Ines, sono Agnes, Agnès, Anežka, Agneza, Agnetha. L’onomastico si celebra generalmente il 21 gennaio in ricordo di sant’Agnese, vergine e martire a Roma sotto Diocleziano, patrona delle ragazzine.

In Italia la popolarità del nome si è sempre mantenuta piuttosto stabile: nel 2020 sono state 380 le neonate chiamate in questo modo.

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