“Sto allattando e ho scoperto di essere incinta, che faccio?”. Può capitare che una donna appena diventata mamma possa scoprire una nuova gravidanza: certo non deve allarmarsi, piuttosto deve affrontare la situazione con serenità per la vita che verrà, per il bambino che è già con lei e, soprattutto, per se stessa.

Allattare in gravidanza, in assenza di patologie e malesseri, è fattibile, ma non bisogna avere complessi e sentirsi sicure del proprio ruolo di madre.

Una mamma sa se può o meno nutrire il proprio bimbo al seno senza correre rischi per il nuovo bebè in arrivo. Ciò che deve fare è proseguire per la sua strada, non farsi condizionare da pareri altrui non richiesti, consultare sempre il proprio medico per valutare cambiamenti fisici e affidarsi, qualora servisse, a una consulente dell’allattamento per capire se continuare ad allattare o meno in tutta tranquillità.

Allattamento prolungato e nuova gravidanza

La donna che allatta al seno può continuare a farlo senza problemi in assenza di fattori che possono rappresentare un possibile rischio, come la malnutrizione materna. Detto ciò ricordiamo che l’allattamento esclusivo al seno è consigliato almeno fino al sesto mese di vita del lattante.

Da questo momento in poi si potranno introdurre, a poco a poco, i cibi solidi, quindi avviare lo svezzamento.

È opportuno ricordare che ogni neonato è diverso, ha i propri tempi e anche i propri gusti. All’inizio potrà rifiutare la pappa in favore del seno, che oltre a essere la sua fonte di nutrimento, rappresenta anche una coccola, un momento importante di condivisione con la sua mamma. Oppure potrebbe preferire alimenti diversi, abbandonando velocemente quasi o del tutto il latte umano.

Ogni caso è a sé. Lo ricordiamo perché, nella migliore delle ipotesi, in caso di nuova gravidanza, la donna partorirà il neonato quando il più grande avrà come minimo quasi 8 mesi, in caso di parto pre-termine.

Dunque il bambino sarà, in teoria, già pronto ai cibi solidi e probabilmente non sarà allattato più esclusivamente al seno. Nella maggior parte dei casi, i bimbi più grandi capiscono che arriva un altro membro in famiglia e abbandonano spontaneamente il seno, ma non è sempre così.

Allattamento in tandem

Per allattamento in tandem si intende che la mamma allatta contemporaneamente un bimbo appena nato e uno più grande. Un vero e proprio momento di condivisione a tre che, può risultare stancante ma non preoccupante per la salute di nessuno.

Il Ministero della Salute, nel documento “Allattamento al seno durante la gravidanza”, redatto in collaborazione con i membri del Gruppo di Studio sull’Allattamento al Seno della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP) e del Tavolo Tecnico per la Promozione dell’Allattamento al Seno, sottolinea che “l’allattamento al seno è un comportamento di salute con effetti positivi a breve e lungo termine sia per la madre che per il suo bambino”. E continua:

In conclusione, la SIMP ed il Tavolo Tecnico per la Promozione dell’Allattamento al Seno del Ministero della Salute ritengono che per la maggior parte delle donne la coesistenza di gravidanza ed allattamento al seno risulti sicura per madre, embrione, feto e lattante.

Allattamento in gravidanza e aborto

Ogni donna gravida deve essere prudente nel corso della gestazione e ciò vale anche quando si è già mamma. Non esistono, in casi normali, dati effettivi che mettano in correlazione aborto e allattamento al seno.

In gran parte gravidanze, sia che la mamma allatti o meno, si possono registrare una serie di casi di perdita del feto o parto pre-termine, come sottolinea La Leche League:

Quando sorgono dei problemi è una tendenza umana cercare un motivo. Troppo spesso però quando le cose vanno male l’allattamento viene usato come capro espiatorio.

8 motivi per allattare in gravidanza

In sostanza, è piuttosto chiaro che allattare durante la gravidanza un bimbo piccolo o già pronto/avviato allo svezzamento non fa male. Non esistono rischi e nemmeno controindicazioni. Ecco gli 8 motivi per cui allattare in gravidanza è possibile.

  1. Il feto crescerà bene e normalmente;
  2. Anche il bambino allattato crescerà regolarmente senza problemi e mancanze;
  3. L’allattamento in tandem, o co-allattamento, permetterà alla mamma che lo desidera di poter nutrire entrambi i bimbi, senza dover effettuare alcuna rinuncia;
  4. Non è documentato alcun rischio di aborto in letteratura;
  5. Non è documentato che l’allattamento al seno conduca a un parto pre-termine, in quanto possa favorire le contrazioni uterine;
  6. Non c’è alcun rischio di malnutrizione materna, nel caso in cui la donna gravida è in salute e ben nutrita. Può infatti condurre una gravidanza nonostante l’allattamento senza controindicazioni;
  7. Non c’è nessun rischio di ritardo di crescita intrauterino (IUGR), partendo dalla stessa base precedente;
  8. Nonostante i cambiamenti della composizione del latte materno, che non riguardano però le proprietà nutritive, in genere un bimbo al sesto mese viene avviato allo svezzamento, quindi sarà alimentato al seno in maniera parziale, non esclusiva.
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