
"L'aborto spontaneo è crudele e rende soli, per questo ho scelto di parlarne"
Il racconto di una donna che ha scelto di condividere l'esperienza di tre aborti spontanei ...
Poliabortività e aborti spontanei sono una condizione patologica della donna in cerca di una gravidanza. Quali sono le cause della poliabortività, gli esami da fare dopo gli aborti spontanei per la donna e per l'uomo, il sostegno psicologico per la donna e la coppia.
La poliabortività è una condizione patologica in cui si verificano 3 o più aborti spontanei. La parola “aborto” deriva dal latino “ab orior” e significa “non nascere”.
Si definisce aborto spontaneo, quindi, l’aborto che avviene per cause naturali ed è la separazione spontanea di un embrione dall’utero prima che esso raggiunga la condizione di autonoma sopravvivenza. Questa si chiama “viability” e si raggiunge normalmente quando il feto pesa almeno 500 gr. Il riferimento indicativo è il periodo che intercorre tra l’inizio della gravidanza e la ventesima settimana.
Il racconto di una donna che ha scelto di condividere l'esperienza di tre aborti spontanei ...
La maggioranza degli aborti spontanei (circa l’85%) si verifica nel periodo embrionale. Una netta percentuale di questi sono aborti chimici, mentre nel 10-15% dei casi si verifica un aborto clinico.
Secondo i dati ISTAT, il numero di aborti spontanei in Italia è in aumento. Dal 1982 al 2004 si è registrato un aumento di aborti spontanei pari al 34%, tanto da considerare 130 casi di aborti spontaneo ogni 1000 nati vivi.
Si definisce “aborto spontaneo ripetuto” quando si verificano 2 aborti consecutivi. Si definisce, invece, “aborto spontaneo ricorrente” l’occorrenza di 3 o più aborti consecutivamente.
Per gli aborti che si verificano entro il primo trimestre di gravidanza, le cause sono da ricercarsi in:
I fattori materni rappresentano il 20% delle cause di poliabortività e sono:
Diverso è il caso degli aborti spontanei che avvengono nella seconda parte della gravidanza, tra il quarto e il sesto mese compreso, che afferiscono ai seguenti problemi:
È da prendere in considerazione, tuttavia, la possibilità che la poliabortività non abbia una causa nota o, almeno, che la medicina ancora non è riuscita ad individuare o determinare. In questo caso, si parla di poliabortività sine causa.
Le donne che soffrono di poliabortività ricorrente (3 o più aborti spontanei) trovano sulle loro cartelle ginecologiche l’indicazione PARA0030 (la “formula base” sarebbe PARAnnnn). Il numero indicato può essere anche maggiore di 3 nel caso si sia verificato un maggior numero di aborti.
La dicitura “PARA” appartiene al lessico ostetrico e indica la situazione riproduttiva della donna. È la stessa desinenza che compare anche nelle parole “nullipara” (che non ha ancora avuto figli), primipara (che ha avuto un figlio nato vivo), pluripara (che ha avuto più figli nati vivi).
Le quattro cifre che compongono l’intera indicazione PARAnnnn rappresentano il numero di gravidanze della donna e, nell’ordine, indicano:
Al secondo aborto spontaneo consecutivo, lo specialista richiede uno screening approfondito. Prescrive, quindi, specifiche indagini cliniche volte alla ricerca della causa della poliabortività.
Nello specifico, gli esami sono indicati specialmente nelle donne con 3 o più aborti precoci (entro la 10ma settimana), oppure a donne con gravidanze di feti morfologicamente sani abortiti spontaneamente dopo la 10ma settimana, e anche a donne che hanno sofferto di insufficienza placentare o di severa preeclampsia.
Una buona lista di esami da cui partire per indagare le cause di poliabortività prende in considerazione fattori autoimmuni, endocrinopatie e salute dell’apparato riproduttivo della madre. Si procede, dunque, con la richiesta dei seguenti esami clinici o accertamenti diagnostici:
È utile indagare, inoltre, un test genetico della mappa cromosomica effettuato sia sulla donna che sull’uomo, per individuare eventuali incompatibilità. Per l’uomo, si consiglia inoltre l’esame completo sullo sperma.
Le donne che desiderano la maternità e che soffrono di poliabortività sviluppano un sentimento di fallimento, sconfitta, di solitudine, di sfiducia, di delusione e di rabbia che spesso si manifesta già dal primo aborto spontaneo.
La donna tende a percepire l’amorevole presenza e la chiara unicità del figlio che porta in grembo e l’aborto spontaneo viene, quindi, vissuto come un vero e proprio lutto, una “perdita irrisolta”.
Disperazione, sconforto, scoramento, delusione, fallimento, solitudine, vergogna possono portare a depressione, malsano approccio alla vita e, talvolta, istinti autolesionisti. Oltre al senso di profonda e lacerante frustrazione nel vedere altre donne in stato interessante: questo che porta al sentimento di inadeguatezza e di stizza, che merita un accompagnamento psicologico volto al benessere della donna e della sua salute psicofisica.
L’aborto, infatti, viene percepito come “perdita irrisolta” ed associato allo stato della mente “non risolto – disorganizzato” Rappresenta, a tutti gli effetti, un fattore di rischio per la depressione, l’ansia, il disturbo post-traumatico da stress, ponendo una vera e propria relazione tra aborto, stato non risolto della mente e disorganizzazione dell’attaccamento. È molto utile che la donna sia seguita psicologicamente in questo percorso e senta la vicinanza del suo partner.
Se vuoi aggiornamenti su Aborto inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
La tua iscrizione è andata a buon fine. Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi:
La campagna #youknowme raccoglie le testimonianze di chi ha avuto un'interruzione volontaria di gravidanza, per ...
Aborto spontaneo: le cause, i sintomi e i risvolti psicologici. Che cosa significa vivere un ...
In America molti Stati stanno votando leggi fortemente restrittive della libertà della donna in materia ...
L'isteroscopia è un'indagine diagnostica che permette di osservare l'interno della cavità uterina, rilevare la presenza ...
La mola vescicolare è una rara alterazione dei villi coriali, che non sono sono in ...
Una scelta privata, personale e insindacabile: quello dell'interruzione volontaria di gravidanza è un diritto delle ...
Il raschiamento uterino è un’operazione chirurgica collegata erroneamente al solo aborto spontaneo. Ecco tutto quello ...
Chi sperimenta un aborto spontaneo raramente ne parla: l'Organizzazione mondiale della Sanità ha raccolto le ...
È innaturale pensare alla fine di una vita che ha appena iniziato a sbocciare, ma ...