Anonimo

chiede:

Mi scusi, io ho già avuto contatti con voi per altri problemi, ma
ora poi leggendo le risposte in questa rubrica c’è un dubbio che mi assilla: quando esattamente cominciano ad esserci più probabilità di alterazioni cromosomiche del feto? Io sapevo, per sentito dire, che ci sono delle soglie: 36 anni cominciano ad esserci più probabilità e poi si alzano vertiginosamente ai 40 e che quindi 36 o 39 non fanno tutta questa differenza?! È così o
sono le solite dicerie? Mi scusi se poi ho fatto una domanda già proposta ma io ho letto tutta la rubrica e non c’è nulla di abbastanza preciso in merito, può spiegare meglio i tempi o sapere se poi l’età può essere cmq anche abbastanza individuale? Per esempio, ogni donna ha una sua storia e non tutte raggiungono la menopausa alla stessa età… insomma a 39 anni quante probabilità ci sono di alterazioni cromosomiche in percentuale? Grazie.

È facile trovare anche sulla rete tabelle sull’incidenza delle anomalie
cromosomiche. La sindrome di Down è la più nota e forse anche la più
frequente e quindi può essere presa come riferimento. Orientativamente può
considerare attendibili queste percentuali:
ETÀ MATERNA INCIDENZA: inferiore a 30 anni 1 su 1500; 30-34 anni 1 su 580; 35-39 anni 1 su 280; 40-44 anni 1 su 70; oltre 45 anni 1 su 38. Fra i 35 e i 39 per interpolazione può considerare valori crescenti da un
caso su 500 a uno su 280. Sono valori validi per l’intera popolazione, ma
effettivamente, per il singolo soggetto, dire un caso su 500 o un caso su
280 cambia poco le cose. Come non esistono caratteristiche individuali note
che possano variare il proprio rischio individuale. Noi operatori siamo
soliti suggerire l’amniocentesi o la villocentesi dopo i 35 anni.
Ultimamente, grazie alla maggiore affidabilità dei test di screening, che
integrano test biochimici con la translucenza nucale, si sta suggerendo,
anche fra i 35 e i 39 anni, di affidarsi ad essi. Ma il risultato esprime
pur sempre solo una probabilità. Deve decidere lei se affidarsi al numero
delle probabilità o optare per una diagnosi precisa. Cordiali saluti.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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