La doula è una figura professionale non sanitaria di assistenza che accompagna e sostiene una donna e la sua famiglia dalla gravidanza fino al primo anno del bambino. Il suo ruolo è di sostegno emotivo e del benessere della mamma durante tutto il periodo per dare alla luce un figlio e iniziare a crescerlo.

La doula non è un’ostetrica, ma rappresenta un aiuto importante grazie alla sua esperienza e formazione, di carattere intimo. Il termine è nato nelle Filippine, dove le madri vengono aiutate dalle altre mamme al momento del parto e ad accudire i figli. Avere accanto una doula sembra favorire il parto naturale grazie all’aiuto che fornisce alle mamme.

Ruolo e competenze di una doula

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Fonte: Web

La doula compie una formazione che le permette di professionalizzarsi nel suo ruolo. Non può offrire cure mediche, e le sue competenze sono legate al supporto morale e all’aiuto. Dà ascolto e informazioni importanti a tutto il nucleo famigliare, e il suo ruolo principale dunque è quello di facilitare l’esperienza della maternità e della paternità. È una figura che non giudica, non dà consigli e non interferisce con le scelte della madre, ma la aiuta a trovare autonomamente la sua idea di maternità. Da questo deriva anche più conoscenza e sicurezza da parte della madre.

Le cose di cui si occupa una doula sono molteplici, e possono variare a seconda delle esigenze della mamma e della famiglia. Al giorno d’oggi solo in alcune parti del mondo e d’Italia la mother assistant viene riconosciuta anche legalmente, ma in ogni caso, non essendo una figura sanitaria, è sempre ben accetta anche dal personale medico e ostetrico come prezioso aiuto.

Le differenze tra doula e ostetrica

La doula non è un’ostetrica, che ha competenze mediche e sanitarie, grazie a un percorso di studi universitario, con conseguente laurea ed esame di Stato. L’ostetrica segue la mamma durante tutto il processo della gravidanza, della nascita e del post-parto. Svolge anche altre funzioni mediche ad esempio riguardo la menopausa. L’ostetrica inoltre può assistere al parto e dare consulenze e informazioni professionali riguardanti la gravidanza e l’essere mamma.

La doula non può può assistere al parto in termini medici, ma può essere presente in sala e aiutare la mamma con massaggi, esercizi e parole di conforto, per rendere l’esperienza del travaglio meno traumatica possibile, ma anche il papà. Come l’ostetrica, la doula segue il percorso dalla gravidanza alla nascita, fino al primo anno di vita del bambino, e il suo aiuto è ritenuto importante soprattutto dopo il parto, quando le neo mamme tornano a casa e si devono confrontare da sole con i bisogni del neonato.

Come diventare una doula

Per diventare una doula è necessario affrontare dei corsi di formazione, come quello fornito dall’Associazione Eco Mondo Doula che ha creato “La scuola delle Doule”. Questi corsi hanno la durata di circa un anno, e vanno a toccare tutti gli ambiti di competenza della doula, e spiegati i ruoli e le mansioni. Dalla spiegazione di cosa significa essere e diventare mamma, allo sviluppo della relazione con la mamma, la famiglia e il bambino.

Testimonianze

Il ruolo della doula si sta espandendo, e sono molte oggi le donne che danno testimonianza delle loro esperienze nell’assistenza di una mamma.

Quella di Anne Kathryn è la storia di una doula espatriata che vive a Genova da anni con il marito e i due figli. Riguardo alla sua scelta di diventare assistente delle mamme ha detto in un’intervista per il sito Expatclic:

C’era una certa magia nell’atto del parto ed era tutto molto speciale. […] Chi partorisce dovrebbe avere più supporto e così ho scelto di fare un corso nella Scuola delle Doule. […] Ascolto, faccio domande, offro supporto. […] Non ci sono parole per come mi sento soddisfatta nel vedere una mamma rilassarsi e credere in sé stessa. Nel parto, facilita tutto, accorcia il travaglio e rende il tutto più sicuro. Nei mesi post-parto le neo-mamme sono in una nuova fase di apprendimento ed è un onore per me stare al loro fianco.

Debora è invece una doula che ha scelto insieme al marito e alle figlie di diventare nomade, e viene ospitata dalle famiglie per cui presta servizio. Su Il Cambiamento dice:

L’opera della doula consiste nello stare accanto alle donne, e in generale alla famiglia, quando arriva una nuova creatura; ma per me ha un senso molto più ampio: è qualsiasi persona che si mette “al servizio” quando c’è una richiesta, una necessità, da parte di qualsiasi persona, piccola o grande che sia.

La mia formazione è soprattutto fatta di lavoro sul campo, unito a molto studio, frequentazione di numerosi seminari e incontri sia di crescita personale, sia sui temi della nascita e della maternità.

Sono tante anche le mamme che testimoniano di aver trovato grande sostegno dall’avere una doula a fianco, come quelle condivise sul blog Doula-org.

È la storia di Silvia G., una mamma alla seconda gravidanza, che ancora non ha superato il trauma di un primo parto cesareo molto difficoltoso. Grazie alla doula Loredana, ha scoperto la possibilità di avere un secondo parto naturale.

Non immaginavo neanche lontanamente che si potesse partorire naturalmente senza il pericolo di una rottura dell’utero e di una emorragia. […] Loredana mi ha semplicemente informata che un parto vaginale dopo un cesareo non era impossibile, e mi ha suggerito alcune letture apposite sull’argomento. […] Mi ha seguito soprattutto nei giorni seguenti aiutandomi nell’allattamento e nell’aiuto con la bambina più grande.

Diverse mamme raccontano come sia stato fondamentale l’aiuto di una doula nel periodo del puerperio. Si tratta di un momento particolare, che può essere di grande difficoltà emotiva. Antonella ha affrontato una gravidanza e un parto che definisce facili, mentre i problemi sono iniziati una volta tornata a casa dall’ospedale insieme alla figlia Eleonora. Dopo 3 giorni di difficoltà, incontra Simona:

Arriva e già mi sento più sollevata, posso dirle tutto, chiederle tutto e anche lamentarmi senza temere giudizi. […] Esce da casa nostra portandosi via tutto il peso e l’ansia che avevo accumulato nel primo giorno e nei 3 successivi nella nostra casa. Mi sento più sollevata e soprattutto libera da quel senso opprimente di inadeguatezza.

Quello che mi rimane di questa esperienza è una amica.

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