L’Oms, che ha appena pubblicato sul suo sito un ‘vademecum’ aggiornato sull’autismo, afferma che non c’è nessuna prova scientifica sul fatto che i vaccini siano da mettere in relazione all’autismo, e che, anzi, tutti gli studi condotti finora escludono questo legame. Sul sito dell’Organizzazione mondiale della Sanità si legge:

I dati epidemiologici disponibili non mostrano nessuna evidenza di correlazione tra il vaccino trivalente per morbillo, parotite e rosolia (MPR) e l’autismo, e lo stesso vale per ogni altro vaccino infantile. Studi commissionati dall’Oms hanno inoltre escluso ogni associazione con gli adiuvanti al mercurio usati in alcune formulazioni.

La scheda riassume le ultime scoperte, dalla prevalenza, che la media delle ricerche fissa a un caso ogni 160 bambini, al fatto che nella metà dei casi la patologia provoca problemi cognitivi.

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La diagnosi dell’autismo, anche se sarebbe più corretto parlare di ‘disordini dello spettro autistico’ per sottolineare che si tratta in realtà di una serie di malattie diverse, può essere fatta tra uno e due anni di età del bimbo.

Ancora poco, afferma il vademecum, si sa delle cause. “Le evidenze scientifiche – sottolinea il documento – suggeriscono che vari fattori, sia genetici che ambientali, possono influire sull’insorgere dei disordini dello spettro autistico influenzando lo sviluppo iniziale del cervello”.

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