Da fonti ministeriali arriva la conferma che l’assegno unico 2022 partirà da marzo. Le domande, invece, potranno essere inviate dal prossimo gennaio.

Il decreto attuativo della misura dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri già la prossima settimana. Per i beneficiari, come spiegato da Avvenire, l’importo verrà sempre erogato da marzo a marzo di ciascun anno da un minimo di 50 a un massimo 180 euro per ogni figlio, con una maggiorazione dal terzo figlio in poi e agevolazioni economiche se entrambi i genitori sono lavoratori. Vediamo tutte le novità in dettaglio.

L’assegno unico 2022 partirà da marzo: tutte le informazioni

La misura economica era attesa già dallo scorso luglio ma il governo ha, poi, deciso di introdurre, come forma anticipataria, l’assegno ponte 2021 prima di attuare definitivamente l’aiuto finanziario per le famiglie italiane con l’assegno unico 2022.

Questo slittamento a marzo, spiegano fonti ministeriali, è stato messo in atto per permettere alle famiglie che ancora non hanno presentato l’Isee, di poter avere una seconda possibilità. Per evitare, dunque, di lasciare i 2 mesi scoperti, l’assegno ponte e gli assegni familiari oggi in vigore, verranno prorogati fino a febbraio e non fino a dicembre come inizialmente si era detto.

Il decreto governativo che attua la legge delega n°46 del 1 aprile 2021 per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale approvata il 21 aprile dello scorso anno, avrà successivamente bisogno di un passaggio nelle commissioni parlamentari competenti che dovrebbero esprimere il parere entro 30 giorni.

Come verrà calcolato l’assegno unico 2022? Gli importi

Sulla base dell’Isee verrà, poi, calcolato l’assegno unico che vedrà importi differenti a seconda del reddito dichiarato:

  • redditi più alti: circa 50 euro;
  • redditi più bassi: massimo 180 euro per ogni figlio;
  • dal terzo figlio in poi gli importi potranno arrivare fino a circa 250-260 euro per ogni figlio.

Inoltre, è prevista una maggiorazione se entrambi i genitori risultano lavoratori. Decisione, questa, voluta dalla ministra della Famiglia Elena Bonetti per incrementare e sostenere il lavoro femminile.

Sulla base dei dati Istat secondo cui la maggior parte delle famiglie italiane ha un Isee basso (fino a 15 mila euro), il ministero deduce che le famiglie che richiederanno l’assegno unico avranno diritto all’importo massimo disponibile per i figli che, ricordiamo, entrerà in vigore dal prossimo marzo 2022.

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