Tra le azioni di sostegno alla natalità si trova anche la possibilità di richiedere all’Inps il “premio alla nascita” da 800 euro, noto come Bonus mamma domani. Si tratta di una misura attiva dal 2017 e destinata a tutte le future mamme indipendentemente dal reddito e dal calcolo dell’Isee.

Il contributo viene richiesto direttamente all’Inps in occasione della nascita di un bambino o dell’adozione di un minore. Si può richiedere a partire dal settimo mese di gravidanza, al momento della nascita o dell’adozione o dell’affidamento preadottivo. Vediamo nel dettaglio come funziona, quali sono i requisiti e come fare richiesta.

Bonus mamma domani: cos’è?

Il “bonus mamma domani” o “premio alla nascita” è un contributo erogato una tantum (cioè solo una volta) alla futura mamma o alla neomamma. Si tratta di una misura di sostegno alla genitorialità che è indipendente dal reddito della famiglia, ma è prevista per tutte le donne incinte o che hanno da poco avuto un bambino. Nel caso di parti plurimi la somma viene corrisposta per ogni figlio.

Il bonus mamma si può richiedere a partire dal settimo mese di gravidanza e entro un anno dalla nascita del bambino. La prestazione, in vigore dal 1° gennaio 2017, come spiega l’Inps, è rivolta alle donne in gravidanza o alle madri per uno dei seguenti eventi:

  • compimento del settimo mese di gravidanza
  • parto, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza
  • adozione nazionale o internazionale del minore (con sentenza definitiva)
  • affidamento preadottivo nazionale o affidamento preadottivo internazionale.

Bonus mamma domani: chi può richiederlo?

L’unico requisito richiesto è che le donne che ne fanno richiesta siano residenti in Italia e siano entrate nel settimo mese di gestazione, o abbiano partorito o avuto in affido o adozione un bambino da meno di 12 mesi.

Per le domande della donne straniere che si trovano sul territorio italiano, specifica l’Inps

Le domande presentate dalle cittadine straniere extracomunitarie, regolarmente presenti in Italia, in precedenza respinte in applicazione delle circolari INPS 27 febbraio 2017, n. 39, 16 marzo 2017, n. 61 e 28 aprile 2017, n. 78, saranno oggetto di riesame alla luce dell’ordinanza 6019/2017 del Tribunale di Milano. La richiesta di riesame della domanda deve essere effettuata dall’interessata, utilizzando il modello in allegato al messaggio 13 febbraio 2018, n. 661, presso la struttura INPS territorialmente competente, che valuterà la sussistenza dei requisiti, sia con riferimento alla regolare presenza in Italia sia agli altri requisiti giuridico-fattuali richiesti dalla legge.

Come richiedere il bonus mamma domani

La domanda per il bonus mamma domani si può presentare a partire dal compimento del settimo mese di gravidanza e entro un anno dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia del minore adottato o in affido.

La domanda deve essere presentata all’Inps con una delle seguenti modalità:

  • direttamente sul sito dell’Inps tramite il proprio codice PIN
  • telefonando al Contact Center (numero 803 164, gratuito da rete fissa, o al numero 06 164 164 da rete mobile)
  • Caf e enti di patronato

Nel 2019 è stata poi introdotta una novità, cioè la possibilità di richiedere il contributo anche tramite l’app #INPSmobile, nei casi seguenti:

  • compimento del settimo mese di gravidanza o inizio dell’ottavo mese
  • dopo la nascita del bambino, anche se prima dell’ottavo mese di gravidanza

Per tutti gli altri casi, specifica l’Inps, si utilizzano gli altri canali (web, patronati, Contact center).

La domanda va comunque inoltrata dopo l’ingresso nel settimo mese di gravidanza. In allegato bisogna presentare la certificazione rilasciata dal medico del Sistema sanitario nazionale che indica la data presunta del parto (sul sito dell’Istituto si trovano tutte le istruzioni).

Il bonus mamma domani viene corrisposto in un’unica soluzione. L’importo dell’assegno è di 800 euro per ciascun figlio nato, adottato o affidato. Tale somma viene corrisposta tramite bonifico postale, accredito bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN.

Le altre misure per la maternità

Nel 2019 con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio è stato cancellato il “Bonus baby sitter e asilo nido”, mentre sono stati confermati il Bonus nido e il Bonus bebè.

Il Bonus bebè consiste in un contributo mensile per 12 mensilità ed è rivolto alle famiglie con reddito basso, a differenza del Bonus mamma domani che è invece rivolto a tutte le future mamme.

Per il 2020 è stato confermato lo stanziamento di risorse per il bonus mamma domani, e sono in fase di valutazione altre forme di sostegno alla genitorialità, come il prolungamento del congedo di paternità a 7 giorni (attualmente sono 5).

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