Anonimo

chiede:

Buongiorno, io e mio marito siamp in lista di attesa per eseguire ICSI nei primi mesi del prossimo anno. Siccome faccio parte degli operatori sanitari, mi sarà proposto di fare il vaccino anti Covid in tempi brevi e vorrei sapere quali sono le indicazioni o raccomandazioni circa la somministrazione per la fertilità, per le donne in cerca di una gravidanza e per le donne incinte.

Ho chiesto chiarimenti anche al centro in cui sono in cura ed aspetto una risposta anche da loro. Grazie anticipatamente per la risposta e chiarimenti!

Buongiorno signora, il vaccino anti Covid è al momento di grande attualità. Ad oggi il solo disponibile è quello della Pfizer, un vaccino a RNA di nuova concezione. Si tratta di un frammento di RNA virale che codifica per la proteina Spike, quella che serve al virus per entrare nelle cellule e infettarle.  Questo tipo di vaccino si basa su un concetto assolutamente nuovo in campo vaccinale, che mi risulti mai utilizzato prima; quindi non si hanno informazioni di possibili effetti indesiderati sul feto.

L’assenza di virus vivi, ma soltanto di una componente genetica, non dovrebbe esporre a rischi. La vaccinazione non è obbligatoria e, allo stato attuale delle conoscenze, eviterei di proporla in gravidanza. Tuttavia in persone particolarmente esposte al rischio e desiderose di prole, la consiglierei.

Il prodotto della Pfizer viene somministrato in due dosi distanziate di almeno 21 gg, dilazionando quindi la ricerca di un figlio  di alcuni mesi.  In questo modo penso che la futura gestazione potrà essere vissuta più serenamente, senza  paura di contrarre la malattia.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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  • Ginecologo

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